Franco Cimino: "Che bel Catanzaro e che bella Catanzaro, stasera"

di FRANCO CIMINO

 Abbiamo perso. E facciamo festa. Sempre a tifare. Grande pubblico, che ha applaudito anche il Parma, che ha vinto meritatamente una bella partita. Hanno vinto tutti gli educati giocatori in campo. Ha vinto lo Sport. Ha vinto il Catanzaro. Ha vinto la nostra civile Città.

Siamo già, e da sempre, squadra di serie A. Saremo anche il Capoluogo di serie A. Guida di una Regione che sarà forte e prospera. Unita e democratica. Catanzaro Città accogliente. Calabria terra di pace. Venire allo stadio è più che vedere una partita, assai più che tifare per i giallorossi. Sì, molto di più. È gioia sulle tristezze e sulla malinconia.

È nostalgia per la speranza. È approccio a un sentire comune. È desiderio di stare insieme. Se questa emozione si facesse coscienza politica, se questi tifosi si facessero cittadini più sensibili all’interesse collettivo, se tutto questo agitarsi di fatti umani, di mani, di sentimenti, di uomini e donne, si facesse popolo, oh sì, Catanzaro rinascerebbe! E diventerebbe Grande, quanto la sua Bellezza. Forte, quanto la sua sua storia. Avvincente, quanto le sue passioni. E creativa quanto la sua intelligenza. Se tutti questi bambini e i ragazzi venuti allo stadio, con sciarpe e bandiere, facessero crescere in loro l’Amore per la Città, il futuro buono di Catanzaro è già iniziato. Oggi. Adesso.

Questa domenica è stata tutta bella. Il sole che l’ha illuminata, i cori incessanti fin dopo la partita, la gente che è rimasta sugli spalti per molto tempo dopo il fischio dell’arbitro, la bella sfida in campo, il bel Parma, il bel Catanzaro, il bel tecnico, il bel presidente, il bel sindaco, i ragazzi belli del Servzio d’odine e dello staff, i bei ragazzi della Polizia Locale e delle Forze dell’Ordine, i belli, singolarmente considerati, dei tredicimila, tutti insieme hanno creato una giornata bellissima. Emozionante. Indimenticabile. Sì, vada a farsi”fottere”sfortuna e retorica, timidezza e ipocrisia. Si sia contenti, almeno stasera. C’è tempo per arrabbiarci, per preoccuparci e su altro per cui protestare. C’è tempo per combattere e lottare. E vincere davvero sul campo della vita. C’è tempo e sarà buono. Come il nostro vento. Adesso gridiamo pure, però insieme, “Forza Giallorossi, Forza Catanzaro. Viva la squadra e viva la Città !“. Ché il sogno non svanisce nel giorno della festa.
 

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