Franco Cimino: “Gaza, la tregua, la menzogna, l’ipocrisia e i massacri senza tregua”

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images Franco Cimino: “Gaza, la tregua, la menzogna, l’ipocrisia e i massacri senza tregua”
Franco Cimino
  30 agosto 2024 16:15

di FRANCO CIMINO

Un tregua, intere settimane hanno impiegato le diplomazie internazionali Al Cairo per convincere Hamas e l’Esercito israeliano ad accordarsi, invece che sulla fine di questo assurdo conflitto, solo su una breve tregua nella striscia di Gaza. Unicamente, sentite sentite! per la Striscia di Gaza, dove non c’è più un metro quadro da bombardare. Ipocrisia

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E menzogna. Allo stato puro. Le stesse che hanno dato vita, accompagnandola senza soste, alla più brutta guerra in atto nel mondo da molti anni a questa parte. Intanto, in queste settimane di chiacchiere da salotto, quel che c’era da distruggere ancora é stato distrutto, le persone inermi che erano rimaste ancora da uccidere, per piano prestabilito e ideologicamente pensato, sono state uccise.

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Non una casa, un palazzo, una scuola, un ospedale, sono rimasti in piedi. Non una famiglia, completa dei suoi membri. Non un campo che sia stato risparmiato per il grano e le pur più povere colture. O per una semplice partita di pallone. Non una delle già colabrodo condotte idriche é rimasta funzionante. Tutta quella lingua di pochi chilometri quadrati di territorio è stata trasformata in un lager, un infinito sterrato di melma e “piscio”, acquitrini, come oceani, che lo coprono quasi tutto. L’intero ambiente è infettato e infettante. Le più diverse epidemie “, colera incluso, si diffondono con lo stesso alito delle persone. E il respiro soffocato dell’aria.

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L’aria, infatti, non c’è più, e se qualcuno tra i più anziani abbia visto un tempo il cielo, oggi non se lo ricorda affatto. Com’era il cielo? Di che colore è stato? Era fresca l’aria? Che profumo si sentiva ? E il vento? Chi conosce il vento? E che suoni emette quando si muove dolcemente trai passi liberi delle persone e i loro abiti lunghi e gli alberi e le parole e i canti del popolo che festeggia? Nulla. Nulla di tutto questo. Non c’è suono in quell’aria. Né canto. Neppure grida disperate di pianto. Da oggi, per qualche centinaio d’ore, solo silenzio. Bisogna vaccinare i bambini. I più piccoli. Contro la poliomielite. Circa settecentomila. Quelli rimasti vivi. E che stanno già morendo nell’altra guerra, anch’essa dalla religione ideologizzata preordinata. La terza, o forse la quarta delle tante studiate a tavolino. Dall’odio che le alimenta. Dopo quelle della fame e della sete, oggi la guerra delle epidemie sta uccidendo migliaia di bambini. La tregua, sentite sentite! giunge a seguito della rinuncia dell’Onu a svolgere alcuna missione umanitaria per l’impossibilità di operare sul campo. Sentite sentite! la tregua ha il solo scopo di curare alla men meglio, i bambini.

E salvarli da altre mortali malattie, per poterli uccidere gradevolmente dopo. Ché sparare o bombardare piccoli esseri umani già caduti a terra, non è onorevole. Meglio ucciderli vivi. E lasciare i loro corpi senza umana sepoltura a putrefare sotto le macerie o sotto quell’aria amara e sudata, per assenza di padri che li seppelliscano. Una tregua di pochi giorni, due tre al massimo. Pure utili per far riposare i soldati e i carnefici che li gettano in battaglia a fare un lavoro così sporco che indigna anche loro. Giovani contro giovani, a uccidere e morire per una causa uguale, persa in partenza su entrami i fronti. Quella della cancellazione del nemico dalla faccia della terra. L’altra bugia a sostegno dell’ipocrisia, Israele non cesserà di attaccare fino a quando gli ostaggi non saranno liberati. Ma quali ostaggi se é già noto che più della metà dei trecento sono sono stati uccisi( forse qualche decina i sopravvissuti )dall’altra barbarie, impiegata per difendere e la causa palestinese e i palestinesi in lotta.

Causa giusta, certamente, danneggiata, però, da un’altra dura violenza. Quella, tra l’altro, provocata dalle potenze mondiali che vogliono tenere infuocato il Medio Oriente, terra, bellissima e fertile, non dimentichiamolo, delle religioni più seguite. In particolare, quella cristiana, praticata da quasi tutto il mondo occidentale. Una violenza irrefrenabile anche per vendicare decine di migliaia di palestinesi uccisi nei decenni di dolorosa attesa della soluzione. Soluzione, non “ risoluzione”, che, invece, avrebbe già da tempo potuto porre fine alla guerra senza fine perché non ha un inizio temporale e motivazionale definibile con nettezza. La soluzione è quella che pure i nostri bambini saprebbero disegnare e colorare nelle aule della scuola primaria. Due popoli, in due territori della stessa unica terra. Due territori liberi in due Stati autonomi e sovrani. Due popoli, che, se vogliamo, non siano costretti ad amarsi. Ma che, tuttavia, legittimati nella loro dignità e soddisfatti della forza dell’autodeterminazione, possono convivere tranquillamente l’uno accanto all’altro.

Quale soluzione più semplice di questa? Eppure non la si é fatta. Non la si adotta. Non la si procurerà. Nonostante, dai tempi dell’accordo Arafaf-Rabin auspice Bill Clinton, vi sia tutto “ l’occorrente”. Confini, risorse per la ricostruzione, carte geografiche, leggi condivise, autorità riconosciute. Menzogna e ipocrisia, ancora, da parte degli Stati “ vigilanti. Gli Stati “ democratici”, che stanno da sempre a guardare indifferenti a quel mare di sangue. Le nazioni, che si dicono impegnate per la Pace(??), mentre godono delle guerre altrui, da esse stesse finanziate, per ingrossare le tasche di chi si arricchisce con il giro largo della produzione di armamenti. Tasche lorde, come le mani che vi si infilano, per “ nascondersi”. Come i loro cuori neri di fumo e di ignoranza.

Come le loro “teste” imbottite di egoismo e stupidità. L’Europa del giuramento “ mai più guerre”, come se non farle, apparentemente, nel Continente, significa operare per la pace. L’Europa che fa? E l’Italia, il suo paese più robusto in quell’ideale, e con il presidente del Consiglio che ha già fatto il giro del mondo, sorridente e sempre elegante da grandi firme, che fa? E la Cina, la nuova superpotenza, la più ricca che con un solo gesto potrebbe mettere in ginocchio le economie di tutti, che fa? Della Russia in mano a un folle dittatore, neppure a domandare. Ma degli Stati Uniti, da quattro anni in campagna elettorale, la più feroce, dobbiamo chiederci cosa ha fatto e cosa sta facendo. La risposta è una sola, nulla. Non hanno fatto nulla, per le intrecciate volgari convenienze, che tuttora insistono, rafforzandosi.

Intanto, per restare sulla Striscia più drammatica, Israele continua imperterrito i suoi massacri della popolazione indifesa. Innocente. Anzi, storicamente sua vittima. Lo scopo dichiarato é quello di cancellare non Hamas, ma il popolo palestinese. E vi sta riuscendo alla grande. Altri due bei colpetti di quelli e, oplà, la meta è raggiunta. Loro la chiamano azione difensiva dall’intento all’incontrario. Quello che l’Iran di quattro fanatici che lo comandano, propagandisticamente dichiara pur sapendolo impossibile.

Ma Israele, sempre più lontana dalla esaltante tragica storia degli ebrei, che non potrà più essere chiamata in soccorso, continua la strage. E guai per chiunque a pronunciare quella parola. Silenzio pure sul vocabolario. Silenzio, che io sono portato dai fatti a rompere decisamente. Genocidio! Se non lo è quel che sta consumandosi a Gaza, ditemi cos’è il genocidio?

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