Franco Cimino: "L'Iran minaccia, questa guerra non finirà mai"

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Franco Cimino
  08 agosto 2024 11:36

di FRANCO CIMINO

“ L’attesa della rappresaglia è già una punizione”. L’ha detto ieri l’ayatollah Ali Khameney, capo spirituale dell’Iran, la cui parola è indiscutibile. E dice il vero! Ma per noi, europei. O del resto del mondo. Non per Israele, che da quel sette ottobre, tragico e demoniaco, risponde di ogni sua azione, non se ne sorprende. Dicono le cronache che il suo imponente apparato militare si stia preparando ad affrontare l’attacco iraniano, che non si sa ancora se inizierà dal Libano o addirittura dallo Yemen. E se prima da lì che dalle sue basi. Israele sapeva già le conseguenze cui sarebbe andata ulteriormente incontro se avesse colpito Hamas in territorio iraniano. Come lo è stato per gli attacchi in Libano.

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Far fuori i capi militari e politici di Hamas, di Hezbollah e degli altri piccoli eserciti di guerriglieri sparsi in ogni dove, come gli Huti, lungo quelle terre insanguinate, distruggere completamente la forza politica e militare palestinese, fare terra bruciata intorno a loro, cancellare la possibilità di costituzione dello Stato palestinese, é l’unico unitario obiettivo perseguito. E ci sta riuscendo. E chi se frega da quelle parti e di quelle dei loro alleati, se finora tutto questo ha causato quarantamila morti tra i civili palestinesi, di cui diecimila bambini. Questa guerra, che si estenda o no, che ci coinvolga tutti più di quanto abbia fatto già, non finirà mai, se non dopo la cancellazione di una delle due parti. C’è odio, troppo odio tra loro. E l’odio alimenta lo spirito di vendetta da consumarsi fino all’ultima goccia di sangue del nemico. Fino all’ultima erba bruciata della terra per sempre inaridita. I due nemici sanno bene che la guerra dell’odio non la vincerà nessuno. Lo sa di più Israele, che pure sente vicino la vittoria totale. Lo sanno bene i russi e gli americani, cui non importa nulla di quelle terre. Di quei popoli. Importa loro solo la divisione dell’egemonia da tempo acquisita in quella parte già spartita di mondo. Ridicole appaiono oggi le distinte ma egualmente ipocrite richieste di Biden, a Netanyahu e di Putin a Khameney, di essere prudenti negli attacchi alle popolazioni civili. “ Attacate, ma state attenti agli innocenti. Non fategli male. Magari solo un pochino.”

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Viene da ridere e piangere solo a pensarli dire questo. Ridicole, ipocrite e anche tragiche. Del primo, che ha lasciato fare finora al capo di Israele quel che ha voluto, facendogli cercare misere ragioni in quelle provocazioni avverse, che hanno probabilmente atteso come la manna dal cielo. Esattamente come gli aggressori di Hamas la reazione “barbara” del loro nemico. Così gli incrociati intenti, per alimentare l’odio già acceso tra le rispettive popolazioni. Ridicole, ipocrite, tragiche e anche stupide quelle del secondo, il despota russo, che dopo aver occupato territori di uno Stato autonomo, invaso parti importanti e strategiche di questo, rubato più di mille bambini di quel popolo, ha distrutto quasi l’intera Ucraina, ucciso migliaia di civili, vecchi, donne, bambini, e raso al suolo ospedali, scuole e infrastrutture viarie fondamentali. Dell’Ucrania non c’è più nulla. Solo una macchia nera nella cartina geografica. Ieri è stato eletto il nuovo capo di Hamas in sostituzione di Ismail Haniyeh, ucciso nel raid dell’altra notte. A dimostrazione che faranno sul serio e che dalla strada dell’orrore e dell’odio non si tornerà indietro, invece che una figura politica, come la precedente, i palestinesi hanno chiamato il nuovo capo militare di Hamas.

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É Yahya Sinwar, comandante dell’ala militare più oltranzista. É considerato anche la mente della strage del sette ottobre. Quella che ha dato inizio alla nuova guerra in Medio Oriente e per la quale vive nei tunnel di Gaza, essendo il ricercato numero uno da Israele. Egli è sicuramente il prossimo che sarà colpito dall’azione geometrica dell’esercito israeliano, al quale nulla sfugge. Dal quale nessuno fugge o possa nascondersi a vita. Questa guerra non finirà. L’odio non cesserà. Non vuol cessare. E la guerra non la farà finire. Ci hanno messo tutto dentro. Anche i rispettivi Dio a scontrarsi tra loro. Chissà in quale infinito si stiano pure loro massacrando di botte. Le stelle stanno a guardare. E noi ci prendiamo i cocci del vaso rotto già pagato.

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