di FRANCO PETRAMALA
I due rivali al congresso del PD sono entrambi Emiliani-Romagnoli, di cui una addirittura nemmeno iscritta? Per Galli della Loggia le due candidature rappresentano l’una il carattere movimentista dell’ex Partito Comunista l’altro il senso governativo. C’è un’altra spiegazione: Il PD in crisi profonda si rifugia nel suo Territorio-Fortino, lo difende tentando la resistenza al peggio. Addirittura Bonaccini tenta una alleanza con il possibile candidato della Toscana, tradizionalmente un altro fortino. Angelo Panebianco considerava le iniziative di Calenda buone per mettere in difficoltà il PD e tentare di diventare unico e vero contraddittore dei 5 Stelle, a loro volta intenzionati a diventare i futuri interpreti delle istanze della sinistra. La tesi ha fondamento perché è la conferma della tendenza a continuare a perdere identità. Intanto ai margini del governo, non sapendosi che fare e che dire si griderà “andiamo a Mosca” oppure facciamo una “azienda unica” oppure “dichiariamo fallimento” oppure “tutto secondo protocollo” oppure facciamo una “sanatoria edilizia”. si continua a rifiutare la legge elettorale proporzionale pura!!
Quando la credibilità di un partito vacilla è virtuoso affidare ai territori ed al popolo che li gestisce la sua rigenerazione; ma oggi? a chi proponiamo il compito giacché in nome della unità partitica e della governabilità delle istituzioni, peraltro illusoria, abbiamo accettato supinamente di azzerare ogni pur timido senso critico specialmente delle comunità locali? perché la presenza storica del cittadino meridionale è sempre di più ridotta al sorrisetto amaro della satira? Perché il senso tragico della condizione del Sud non si presenta più tale, camuffato da un ottimismo recitato da affabulatori, un poco canaglie e un poco ascari, a sostegno delle residue speranze di ritorno allo sviluppo ma tramite la contrazione di debiti? Perché in questi anni si è cercato a tutti i costi di celare la diversità del Sud dal Nord, mentre a centinaia di migliaia non trovavano un posto di lavoro se non i soliti protetti dal sistema indecente e tribale delle spartizioni? E ce la prendiamo con gli astuti inventori del reddito di cittadinanza?
Molti anni fa Antonio Guarasci, primo Presidente della Regione Calabria e Francesco Compagna, fondatore della Rivista Nord e Sud, si scagliavano contro chi voleva mantenere il mezzogiorno piagnone e senza idee. E ne facevano una battaglia politica! Era una chiamata all’impegno civile. Il cittadino è oggi rimasto rassegnato e mortificato come chi non riesce più a rivivere la propria storia ed il proprio futuro cioè la propria identità. E se bruciasse la Luna??
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