Con inevitabile ritardo, causato da un allarme bomba poi rientrato, nell’aula della Corte di Assise d’Appello di Cagliari si è entrati nel vivo del processo di secondo grado a carico di Joselito e Michael Marras,padre e figlio, allevatori, rispettivamente di 53 e 28 anni condannati in primo grado a 20 anni di reclusione più successivi 5 di sorveglianza e Stefano Mura di 43 anni per favoreggiamento a 2 anni e 8 mesi per l'omicidio dei fratelli calabresi Davide e Massimiliano Mirabello, 35 e 40 anni, uccisi il 9 febbraio 2020 nelle campagne di Dolianova.
Il procuratore Michele Incani, ha con una attenta e completa arringa ripercorso tutti i passaggi che hanno portato alle sentenze di primo grado, per poi chiedere la conferma della condanna.
Subito dopo hanno parlato e dedotto le loro conclusioni, per una delle sorelle delle vittime, Eleonora e il di lei marito, l’avvocato Andrea Alessandrini e la collega Alessandra Pizzari di Tivoli. A seguire l’avvocato Gianfrancesco Piscitelli per la sorella Caterina Mirabello e per l’altra sorella Adelaide Mirabello e Luana Piano, compagna della vittima Massimiliano Mirabello, anche in sostituzione del vibonese avvocato Salvatore Sorbili ed infine l'avvocato Antonello Spada per l’Associazione PENELOPE ITALIA o.d.v. già ammessa come parte civile.
Tutti i difensori di parte civile, unanimemente, hanno ribadito la ferocia del duplice omicidio, dolendosi per la mancata contestazione delle aggravanti della premeditazione e della efferatezza nel giudizio di primo grado e, conformandosi a quanto ampiamente esposto dal Procuratore Generale, contestato tutti i motivi di appello delle difese.
Dopo una breve pausa di soli venti minuti, il presidente dott. Costa ha chiesto ai difensori degli imputati di parlare tutti, ad oltranza, intendendo chiudere in giornata tutte le discussioni. Hanno quindi parlato in successione gli avvocati Trullu e Perra, seguiti dai colleghi Monni e Rovelli. Si tona in aula il prossimo 20 maggio per le eventuali repliche del Procuratore e sentenza.
Al termine dell'udienza le sorelle delle vittime si sono dichiarate soddisfatte della discussione del procuratore Generale e fiduciose nella conferma delle sentenze mentre l'avvocato Piscitelli ha auspicato repliche da parte del procuratore affinchè vengano poste in risalto inesattezze e non veridicità di alcuni particolari oggetto delle tesi difensive. “Mi aspetto giustizia per questi poveri ragazzi vilmente trucidati” ha detto “ l’ho giurato su quel freddo tavolo d’acciaio quando, in pieno lock down, mi sono dovuto preoccupare di ricomporre in due sacchi neri quei poveri resti trattati come rifiuti”
IL COLLEGIO DIFENSIVO Dinanzi alla Corte presieduta dal dott. Paolo Costa, in aula era presente il solo imputato Michael Marras ed i difensori, gli avvocati Maria Grazia Monni per Joselito Marras, Patrizio Rovelli per Michael Marras, Gianfranco Trullu e Doriana Perra per Stefano Mura nonché per le parti civili costituite l’avvocato. Gianfrancesco Piscitelli anche in sostituzione del collega di Vibo Salvatore Sorbilli, gli avvocato Andrea Alessandrini e Alessandra Pizzari e l’avvocato Antonello Spada e le sorelle delle vittime Eleonora ed Adelaide Mirabello con i mariti.
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