di PAOLO CRISTOFARO
Entro il 31 agosto i frati Cappuccini e la loro storia a Catanzaro, che ci riporta indietro nel tempo fino al 1534, non ci saranno più. Sarà la fine del mese prossimo, infatti, il termine ultimo di permanenza a Catanzaro. Poi è previsto che lascino il Convento del Monte, nel cuore del centro storico del capoluogo, per essere dislocati presso altre sedi.
La cosa aveva fatto già molto discutere (LEGGI QUI), era nato un comitato spontaneo di cittadini e vi erano stati incontri, presso il salone della chiesa, proprio per confrontarsi sulla possibilità di far rimanere i frati a Catanzaro. Ma a nulla è servito, neppure l'appello a Monsignor Bertolone, che, in quella circostanza, non era stato presente. Tanta preoccupazione è sorta anche per il prezioso patrimonio culturale del convento: libri antichi, arazzi, opere d'arte di inestimabile pregio e valore.
La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio ha indirizzato una missiva ai Frati Minori Cappuccini del Monte per rammentare la necessità, in relazione al patrimonio culturale esistente nel convento, di porre in essere qualsivoglia attività di tutela, anche e soprattutto alla luce di quanto concordato in seno all’Intesa del 2005 tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Conferenza Episcopale Italiana relativa alla tutela dei beni culturali di interesse religioso appartenenti ad enti e istituzioni ecclesiastiche.
Il Comitato Spontaneo Permanente ha sollecitato più volte sia la Soprintendenza che i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale, proprio per vigilare sull'eventuale spostamento di opere e beni patrimoniali dalla sede catanzarese. Da quanto risulta, tuttavia, la Soprintendenza, stando a quanto riferito dal comitato, ha mancato di recarsi presso il convento per prendere atto del patrimonio esistente e per garantirne la giusta collocazione. Si dovrà assistere ora, purtroppo, alla partenza dei Frati Minori, cercando di evitare che i preziosi e antichi tesori del Convento del Monte spariscano per sempre da Catanzaro.
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