"Da un anno ha preso piede una protesta per l’assenza di politiche di contrasto ai cambiamenti climatici che ha coinvolto in decine di paesi centinaia di migliaia di persone e che si ripete ogni venerdì sotto il nome di “Friday for Future”."La questione dei cambiamenti climatici è di vitale importanza e coinvolge il futuro di tutti e la vita del pianeta. Non abbiamo bisogno di prese di posizione vaghe e propagandistiche. Abbiamo bisogno - si legge in una nota di Potere al Popolo di Catanzaro - di interventi concreti e urgenti, che inducano un cambiamento radicale del modo di produrre, consumare, gestire rifiuti. Abbiamo bisogno di politiche che incentivino il riciclo e il riutilizzo dei beni, che riducano l’utilizzo della plastica e attuino una celere transizione a forme di energia alternativa a quella fossile (carbone, gas e petrolio, che tra l’altro continuano ad essere causa di conflitti più o meno aperti) Per ora l’impegno dei governi a seguire le linee guida individuate dalle Nazioni Unite è più una dichiarazione di principio che altro".Ed allora, "per cambiare davvero direzione di marcia cosa serve? La protesta e gli scioperi possono dare una smossa decisiva? Pensiamo di sì! E’ sempre stato così per questo condividiamo la proclamazione dello sciopero generale di tutte le categorie indetto dall'unione sindacale di base.Il terzo sciopero globale è un grido d’allarme ma anche una chiamata ad agire. Aspettarsi che i governi, le grandi istituzioni finanziarie o le aziende multinazionali mettano in campo un cambiamento radicale del modello di sviluppo non ha senso. I lavoratori e le lavoratrici possono fare tanto. Fermare l’apparato produttivo del paese, interrompere l’attività economica, anche per un solo giorno, ma tutti assieme in tanta parte del Pianeta, con centinaia di migliaia di giovani e giovanissimi che hanno avuto il merito di cominciare la mobilitazione globale, rappresenta una secchiata d’acqua gelida per chi non si è accorto di quello che sta succedendo.Lo sciopero, però, è solo l’inizio. C’è un complesso di politiche ambientali e, contemporaneamente, di lotta alle disuguaglianze sociali, che vanno agite tutti i giorni e sulle quali sarà molto importante concentrarsi già da quest’autunno".Potere al popolo invita, dunque, a promuovere lo sciopero generale del 27 settembre ed allargare la partecipazione nella mobilitazione "contro i veri responsabili - concludono - dei cambiamenti climatici".
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