di STEFANIA PAPALEO
Frode sportiva. Per la presunta combina commessa per un pareggio in relazione ad una partita di calcio della Lega Pro prima divisione girone “B” del campionato disputata dal Catanzaro contro l’Avellino nella stagione 2012/2013.
Questa l’accusa che aveva tenuto davanti al gup, Francesca Pizii, che, a settembre dello scorso anno, ha rinviato a giudizio tutti gli imputati: l'ex patron giallorosso, Giuseppe Cosentino, l’ex direttore sportivo della Catanzaro calcio, Armando Ortoli, l’ex calciatore giallorosso, Andrea Russotto, l’ex presidente dell’Avellino, Walter Taccone, e il direttore sportivo, Vincenzo De Vito (LEGGI QUI).
Il processo inizierà il prossimo 19 febbraio davanti al giudice monocratico, Matteo Ferrante, e sarà in quella data che i legali della difesa scenderanno in campo per ribaltare la ricostruzione dei fatti portata avanti dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, per mano del sostituto procuratore, Chiara Reale. A cominciare dall’avvocato Sabrina Rondinelli, che, nell’interesse di Russotto, ha citato in aula quattro ex giocatori del Catanzaro, Tommaso Squillace, Giordano Fioretti, Alberto Quadri e Simone Masini, pronti a giurare che nessuna combina si è mai verificata in relazione alla partita “incriminata”, almeno non con la complicità di Russotto.
Ad affiancare l’avvocato Rondinelli nel collegio difensivo ci saranno i colleghi Domenico Infantino, Domenico Russo e Innocenzo Massaro.
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