La Fsp Polizia di Stato ha scritto al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ai ministri del Lavoro e dell’Interno, Elvira Calderone e Matteo Piantedosi, e al presidente dell’Inps, Gabriele Fava, segnalando i gravi problemi dovuti al fatto che “la Polizia di Stato non dispone di sufficienti alloggi di servizio né di edilizia agevolata/convenzionata, diversamente dalle altre Forze dell’Ordine”.
“Una situazione che si ripercuote sugli appartenenti al Corpo – è spiegato nella missiva sottoscritta da Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato -, poiché troppo spesso le sedi di assegnazione, lontane da famiglie ed affetti, sono sprovviste di un adeguato numero di alloggi collettivi di servizio, ed i poliziotti sono costretti a sopportare con l’esiguo stipendio percepito (tra i più bassi d’Europa), senza poter svolgere una seconda attività remunerata, gli importanti costi di locazione di un immobile. Ciò, oltre tutto, in un generale contesto in cui un’analisi rileva fra i poliziotti un tasso di divorzi superiore alla media nazionale, con conseguente doverosa corresponsione di alimenti che contribuiscono ad impoverire ulteriormente i colleghi”.
“Ecco perché i poliziotti spesso vivono in alloggi di fortuna o in stanze anguste in affitto o peggio, come purtroppo avvenne a Roma durante il Giubileo del 2016, nelle proprie automobili”, ricorda Fsp che propone di destinare alcuni immobili INPS inutilizzati in affitto agevolato ai poliziotti.
“L'INPS – conclude Mazzetti - possiede quasi 24mila unità immobiliari, di cui circa il 62,7% inutilizzato (16 mila). Tale patrimonio non genera reddito, anzi, si legge, cagiona perdite per oltre 60 milioni di euro annui. Quindi, a nostro avviso, si potrebbe valutare la possibilità di destinare alcuni di questi immobili, la cui condizione sia di abitabilità, in affitto agevolato agli appartenenti della Polizia di Stato. La cosa sarebbe vantaggiosa per ambo le parti, garantendo dignità ai poliziotti e maggiori introiti allo Stato”.
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