Fuga ai Caraibi con identità false. In manette ex vicepresidente del Calcio Padova: aveva costruito un polo turistico a Davoli, nel Catanzarese

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images Fuga ai Caraibi con identità false. In manette ex vicepresidente del Calcio Padova: aveva costruito un polo turistico a Davoli, nel Catanzarese

  03 giugno 2020 11:30

 Dopo mesi di indagini e attività congiunta di Interpol Italia e Interpol Santo Domingo sono atterrati all’alba a Fiumicino con un volo dedicato 8 latitanti, sette uomini e una donna, con alle spalle diverse storie criminali, ma uniti dall’essere scappati ai Caraibi. 

Imputazioni che vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, alle truffe agli anziani, al traffico internazionale di droga, alla bancarotta fraudolenta, con pene che oscillano dai circa 4 agli oltre 13 anni di reclusione.

L’operazione di scorta a bordo dell’aereo è anche il primo banco di prova dell’abbinamento delle esigenze operative con le cautele sanitarie.  La scorta ha attuato un protocollo di autotutela e di garanzia per l’attraversamento delle frontiere. Il governo dominicano ha autorizzato l’ingresso con deroga al coprifuoco.

Tra di loro anche Oliviero Zilio, 67 anni padovano, imprenditore edile del Nord est, condannato ad oltre 4 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta e reati finanziari: provvedimento del Tribunale di Catanzaro, in carico alla Squadra mobile di Padova. Ex Vice Presidente del Padova Calcio, è noto per aver distolto dalle sue società immobiliari 2 milioni e 400.000 euro; in Italia con le sue società di costruzione ha edificato un polo turistico a Davoli, in provincia di Catanzaro, mentre nella Repubblica Dominicana ha costruito un resort a circa 60 km da Santo Domingo, dove viveva e dove è stato fermato.

Per l'intera vicenda del Paese Albergo di Davoli, Zilio e altri 17 indagati sono stati assolti con formula piena.

 

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