di AURELIO FULCINITI
Dopo la “tre giorni” di festa in onore di San Vitaliano non mancano nemmeno i lagnosi, sui social e non solo, a cui dà quasi fastidio il ritrovarsi di una città intorno ai festeggiamenti per il suo Santo Patrono.
Diciamolo subito, con icastica analisi: visti i risultati bisogna spazzare via questa logica antipatica ed anche un po’ arrogante che vuole a tutti i costi una città “corrucciata”.
Questa assurda ed imposta vocazione al piagnisteo va eliminata, perché è inaccettabile che nel 2025 si possa fare ancora un ragionamento del genere.
Ma per fortuna ci ha pensato la cittadinanza a respingere questa mentalità gretta e oscurantista, tendente al negativo a tutti i costi.
Tantissime persone in piazza, altrettante nelle vie, fino a notte inoltrata, ma anche tante alla Processione e alla funzione religiosa, come mai se ne erano viste in anni passati, quando si ignorava scientemente e totalmente il valore di aggregazione e di socialità di un simile evento.
La civiltà e il piacere di stare insieme hanno dimostrato che ormai la gente apprezza lo spirito di appartenenza e la vitalità. Viva San Vitaliano, dunque. Ma ringraziamo anche - in maniera più profana e però giusta - anche i tanti valenti espositori di un artigianato che merita di essere nuovamente apprezzato, nonché gli arrosticini, gli spaghetti cacio e pepe, i supplì e il tantissimo food italiano e straniero, che ci stanno tutti, perché oggi la festa è anche stare seduti a tavola, per mangiare e bere insieme, fra parenti, amici e anche fra sconosciuti.
Per alcuni irriducibili detrattori, infine, l’importante è sottolineare i fantomatici “schiamazzi notturni” in vie bellissime della città e piene di giovani. E possiamo “capire” che sia difficile per alcuni accettare la presenza di tanti giovani, quando nello stesso tempo gli stessi detrattori si ostinano a negare finanche l’esistenza dei ragazzi, in questa città.
Vedendo il clima di vera festa, c’è da pensare che molta gente abbia capito e ritenuto di respingere al mittente chi si ostina a volerle far piangere tristezza a tutti i costi.
Viva la gioia e viva la gente che ha voglia di vivere e finalmente di sentirsi parte di una comunità! Viva San Vitaliano, oggi e negli anni a venire!
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