Fulmini, i consigli dell'ingegnere Spadanuda: la genesi e come proteggersi

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Giancarlo Spadanuda

Nulla fanno per la conoscenza del fenomeno la scuola, la regione, il comune.

  09 agosto 2022 14:35

"Notizie di stampa riferiscono: ”terrore sulla spiaggia di Soverato: 33enne in coma”. La conoscenza del fenomeno della fulminazione da fulmine è quasi nulla; non è dato sapere cosa fanno a riguardo le cosiddette istituzioni culturali e formative: la scuola, la Regione, il Comune; si pensa solo a sostenere lotte fratricide per un posto alle prossime elezioni: poveri noi!!! Nel corso degli ultimi anni ho tenuto, in qualità di relatore,2 conferenze sui fulmini:”Fulminazioni: genesi e protezione”, la prima presso il CAI (Club Alpino di Catanzaro) in qualità di socio-camminatore, e la seconda presso il salone conferenze del Comune di Catanzaro,con la partecipazione oltre che del suddetto CAI, anche dell’Ordine Ingegneri di Catanzaro". Si legge in una nota del professore ingegnere Giancarlo Spadanuda, CTU della Magistratura.

"Zeus, divinità suprema dell’Olimpo aveva per attributo il fulmine: era perciò temutissimo. Ancora oggi i fulmini fanno paura, - prosegue - anche perchè la tematica è poco sentita e conosciuta. Per chi va in montagna (ma anche al mare, in campeggio, ecc…) la conoscenza della genesi e della protezione dal fulmine è importante perché essi sono pericolosissimi per l’uomo, la piante e le costruzioni elevate. La maggior parte delle scariche, con rapporto di 9 ad 1 si sviluppa tra le nubi o all’interno della nube stessa; i fulmini ascendenti si propagano dalla terra verso la nube; ma i più studiati e più pericolosi sono i fulmini nube-suolo, ovvero in tal caso la base della nube si deve caricare negativamente ed il suolo positivamente".

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"Le correnti in gioco sono elevatissime, pari anche a 100 mila ampere (già a mezzo ampere si muore per fibrillazione cardiaca). L’estate (in particolare in agosto) - evidenzia Spadanuda - cadono più fulmini che nel corso dell’anno; mediamente in Italia, il numero di fulmini per chilometro quadrato in un anno risulta pari a due; sulla Alpi è pari a 4,in Calabria è pari a 2,5 quindi superiore alla media. In Italia sono installati “sensori” (ce n’è uno in località segreta, nel crotonese), per la rilevazione della caduta dei fulmini anche a mille chilometri di distanza; la conoscenza dei dati offerti dai “sensori” (simili a quelli per il rilevamento dei campi elettromagnetici-i fulmini sono essi stessi potenti campi elettromagnetici) è utile al traffico aereo, navale, oppure alla possibile valutazione di costruire o meno in un centro abitato-in una certa zona; ma anche per la agenzie di assicurazioni..."

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"Per proteggersi valgono le normali norme di buon senso: uscire immediatamente dall’acqua (è conduttrice di elettricità);non indossare oggetti metallici quando si va in montagna e scendere subito; rimanere in auto è una discreta protezione-non ottima; ma vale soprattutto il principio del potere attrattivo delle punte - conclude - (casi di fulminazione perché un fulmine ha attraversato il corpo umano di un tale che teneva l’ombrello aperto);comunque sia tra una persona alta di statura ed una più bassa accanto, è più probabile che venga coinvolta la persona più alta; gli edifici alti devono dotarsi di parafulmini; stendersi a terra, non stare sotto gli alberi. Infine i fulmini possono verificarsi durante le tempeste di sabbia, le bufere di neve ma anche a cielo sereno (è stato un fulmine a ciel sereno…)".

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