"Furbetti del vaccino" ad Oristano: spunta il nome dell'ex questore di Catanzaro, Di Ruocco. Allotta (P.N.F.D): "Il rispetto delle regole non è valido"  

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images "Furbetti del vaccino" ad Oristano: spunta il nome dell'ex questore di Catanzaro, Di Ruocco. Allotta (P.N.F.D): "Il rispetto delle regole non è valido"  

  09 maggio 2021 10:58

"Amalia Di Ruocco, ex QUESTORE di Catanzaro e attuale Vice Prefetto in Sardegna, figura nell’elenco delle persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Oristano sui cosiddetti “furbetti dei vaccini”.......Purtroppo il rispetto delle regole per Amalia Di Ruocco non è valido .....". 

Lo scrive Ettore Allotta, segretario provinciale del sindacato di polizia P.N.F.D,  in riferimento all'inchiesta della Procura di Oristano sui cosiddetti 'furbetti dei vaccini', le persone che hanno ottenuto irregolarmente la prima dose di vaccino Pfizer, mentre dovevano ricevere l'AstraZeneca oppure hanno saltato la fila accaparrandosi il siero prima del tempo.

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Al momento nel registro degli indagati ci sono i nomi di 17 tra medici e infermieri accusati di peculato, 16 in servizio al Poliambulatorio di via Pira a Oristano e uno in una struttura della provincia. Gli acertamenti, quindi, si stanno concentrando sul Poliambulatorio. Dopo le prime 60 somministrazioni sospette, i carabinieri del Nas hanno individuato altre 90 inoculazioni che potrebbero essere irregolari.

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La notizia, anticipata dai quotidiani sardi, è stata confermata all'ANSA dal procuratore di Oristano Domenico Enzo Basso. Tra le persone che hanno beneficiato del siero, spuntano ora esponenti delle forze dell'ordine e, appunto, il nome della viceprefetta Amalia Di Ruocco, rappresentante del Governo per la Regione Sardegna che si sarebbe spostata da Cagliari a Oristano per ricevere il vaccino.

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Nessuno di loro è indagato, sono persone informate dei fatti che la Procura sta sentendo per ricostruire tutta la catena delle vaccinazioni. Al momento gli specialisti dell'Arma dei carabinieri non sono coinvolti nell'inchiesta parallela sui 'saltafila' avviata dalla Procura di Cagliari dopo gli esposti delle categorie dei fragili, e che vede al lavoro la Guardia di finanza, anche se già dall'inizio della campagna vaccinale i militari del Nas avevano acquisito documentazione anche nel capoluogo.

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