"L'emendamento Pd, a firma Marattin, non dà un'adeguata risposta in termini di liquidità alle imprese: sospendere fino al 31 agosto i termini dei pagamenti di assegni, cambiali e titoli equivalenti a carico delle imprese, oggi in grande difficoltà, è insufficiente. Ecco perché ci siamo astenuti". Lo afferma il deputato della Lega Domenico Furgiuele.
"La Lega - prosegue - ascoltando imprese e associazioni di categoria, è stata la prima a porre l'accento su questa problematica, presentando emendamenti già al decreto Cura Italia. Il governo ha bocciato le nostre proposte per fissare un utopistico termine al 30 aprile nel Dl liquidità, prorogato al 31 agosto con l'approvazione dell'emendamento di maggioranza. Noi, più realisticamente, chiedevamo slittamento a fine anno. La nostra battaglia continuerà perché le soluzioni proposte fino a ora dalla maggioranza sono un pannicello caldo che non risolvono il problema. Per togliere la spada di Damocle di queste scadenze e dare ossigeno alle imprese non c'è altra strada che la proroga al 31 dicembre. Ciò consentirebbe anche di sgomberare il campo da interpretazioni e zone d'ombra applicative che in queste settimane hanno provocato protesti da parte di banche e istituti di credito a carico degli imprenditori. La Lega presenterà un ordine del giorno perché passi finalmente la proposta di buonsenso di slittamento a fine anno".
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