Nota dei consiglieri comunali, Vincenzo Capellupo e Alberto Carpino
"Il consigliere Riccio tenta di buttare la palla in tribuna per offuscare la gravità delle sue affermazioni fuori controllo. Lo ripetiamo: se Riccio sa qualcosa sul furto all'Ente Fiera si rivolga subito alle autorità competenti.
Il colonnello di Abramo deve spiegare perché la criminalità sceglie di colpire Catanzaro oggi con il sindaco Fiorita, come traspare dalle sue dichiarazioni. E deve spiegarlo ora e subito, supportando il lavoro degli inquirenti, tanto più considerando che appartiene all'arma dei carabinieri.
Non sarà sfuggito a nessuno che si tratta di un furto anomalo e che sembra avere un carattere intimidatorio proprio contro questa amministrazione che Riccio quotidianamente prova ad infangare.
Quindi se sa parli; oppure stia zitto con buona pace dei suoi sogni di Kgb e Stasi. Informiamo Riccio che siamo a Catanzaro e che parliamo di cose serie, provi quindi a fare la persona seria! Lo deve a se stesso e alla città, dopo aver fallito in tutti i ruoli cui è stato chiamato (consigliere di maggioranza, di opposizione, esponente civico, politico di centro, di sinistra e di destra), come dimostra questa vicenda, dal momento che prima del fatto delittuoso non si era mai accorto del possibile pericolo e mai aveva sollevato dubbi.
L'atto criminale consumato ai danni dell'Ente Fiera evidenzia, secondo noi, la volontà di qualcuno di lanciare un messaggio alle istituzioni del Capoluogo di Regione e come tale la risposta deve essere dello Stato nella sua interezza. Chiediamo pertanto a Prefetto, Questore e a tutte le forze dell'ordine di non lasciare sola questa amministrazione comunale con atti concreti, immediati e chiari."
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