Furto di mezzi agricoli alla comunità "La Casa del Sole" di Reggio Calabria, Sibio (Legacoop Calabria): "Faremo di tutto per non farci cedere alla rassegnazione"

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images Furto di mezzi agricoli alla comunità "La Casa del Sole" di Reggio Calabria, Sibio (Legacoop Calabria): "Faremo di tutto per non farci cedere alla rassegnazione"

  04 giugno 2020 15:34

Sono stati rubati alla comunità terapeutica “La Casa del Sole”, mezzi agricoli destinati ai pazienti svantaggiati protagonisti di un progetto di re-inserimento lavorativo. Il fatto è avvenuto ad Armo, frazione di Reggio Calabria dove la cooperativa reggina, attiva da 35 anni sul territorio, ha da poco recuperato un vecchio rudere con un terreno attorno per realizzare un’azienda agricola con finalità sociali. 

Immediate le reazioni di sdegno e di condanna. 

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  “Apprendere della notizia del furto dei mezzi agricoli nella de della comunità terapeutica ‘La Casa del Sole’ di Reggio Calabria ci riempie di rabbia e amarezza. La rabbia è quella dettata dall’impotenza non riuscire a mettere freno ad ignobili atti di questo genere che si ripetono soprattutto ai danni di chi lavora onestamente, amarezza perché a farne le spese sono ancora una volta i più deboli”.

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E’ quanto afferma il presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio nell’apprendere del furto all’azienda agricola gestita dalla cooperativa sociale ‘La Casa del sole’ di Reggio Calabria.

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“Quei mezzi, infatti, erano destinati ai pazienti svantaggiati protagonisti di un progetto di re-inserimento lavorativo – afferma ancora il presidente Sibio -. La solidarietà che vogliamo esprimere come Legacoop Calabria vuole essere un simbolico segno di vicinanza a chi ha fatto del sociale una scelta di vita e merita un’attenzione concreta maggiore. Parliamo di un’azienda che opera sul territorio da 35 anni, dà da vivere a 15 dipendenti e soprattutto la speranza di una normalità che sostiene le famiglie delle persone che nei percorsi educativi della comunità hanno riscoperto la gioia di una quotidianità diversa. A Rosa Calabrò, responsabile della comunità, chiediamo di non mollare, di credere ancora in questo sogno, faremo di tutto per non sostenerli e non farci cedere alla rassegnazione”.

 

 

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