di LORENZO FAZIO
Marco De Marchi e il suo Nausicaa trionfano nella Final Four di Coppa Italia e si godono questo magic moment in vista della ripresa del campionato, dove gli ionici riceveranno tra le mura amiche il fanalino di coda Siderno. Partita da non sottovalutare ma non è costume di mister De Marchi e della sua squadra che ha ancora un grande obiettivo da conquistare nella continua lotta per la serie B contro la Gallinese. Sabato comunque a S. Andrea sarà festa perché la coppa sfilerà sul parquet nuovamente e sarà esposta ai tifosi rossoblù. Grande soddisfazione per De Marchi, alla sua quarta Coppa Italia vinta due volte da primo allenatore e due da vice, che abbiamo voluto intervistare a tutto tondo sul mondo del Nausicaa e su quello che accadrà nell'imminente futuro.
Marco De Marchi, grazie per la disponibilità e complimenti per questa vittoria. Ci racconti le emozioni di questa Final Four e il tuo vissuto di questa splendida due giorni di sport a S. Andrea?
Grazie a voi per l'occasione che mi concedete. Questa due giorni è stata davvero intensa. Ho cercato di focalizzarmi sull'obiettivo godendomi comunque il momento. Ci alleniamo per queste sensazioni e per poter giocare in queste occasioni. Le emozioni sono state tante e tutte diverse. Quelle legate all'ambiente che si aspettava tanto da noi e quelle che erano legate alle partite da svolgere. Onestamente non soffro mai tanto le pressioni o le ansie pre-partita. Un po' perché per carattere riesco a rimanere sempre abbastanza lucido. E poi perché come allenatore non posso neanche permettermelo. I ragazzi hanno bisogno di stare sereni e che questa serenità gli venga trasmessa nel miglior modo possibile. Tutte le emozioni ed il carico adrenalinico hanno iniziato a sciogliersi quando ho guardato il tabellone e mancava un minuto alla fine. Poi il 4 a 0 ha chiuso i giochi ed alla sirena ho potuto gioire insieme ai ragazzi.
La Coppa Italia è un obiettivo prestigioso ed è la tua quarta personale. C'è un campionato da proseguire con la lotta per la serie B alla Gallinese. Dove vuole arrivare e dove può arrivare questo Nausicaa? Come arrivate alla prossima sfida con il Siderno?
E' vero, la coppa Italia regionale era un obiettivo stagionale. Sono molto di averlo centrato. Si è vero. Questa è la mia 4a coppa. Le prime due risalgono a quando ero nell'Atletico Belvedere come secondo di Francesco Cipolla. La seconda nel 2020 con il Casali del Manco e poi questa con la Nausicaa. Diciamo che non mi è andata male fino ad oggi ed ho poco da lamentarmi. Si, adesso subito testa al campionato. Da sabato inizia il girone di ritorno che potrebbe essere considerato un nuovo mini campionato. Il testa a testa con la Gallinese era quello che tutti si aspettavano già da inizio stagione ma è sempre il campo che poi deve decretare le cose. In realtà le due squadre stanno avendo un ruolino di marcia di tutto rispetto dando ragione "alla carta" di settembre. Noi dobbiamo solo continuare così. Partita dopo partita ricercando sempre la vittoria. L'obiettivo è esattamente questo che poi è comune a tutte le squadre del mondo. Giocare ogni partita per ottenere la vittoria al fischio finale. Sabato si rischia di arrivare con il carico emotivo sbagliato dopo la vittoria di domenica. Questa sarà la nostra quarta partita contro il Siderno e le precedenti sono sempre state gare tirate e sofferte. Dobbiamo approcciarla ne modo giusto resettando quanto accaduto fino ad ora. Non sarà facile ma dovrà essere fatto.
Hai un gruppo di ragazzi meraviglioso e citarne uno in particolare sarebbe difficile. Un tuo pensiero sul tuo gruppo, sulla squadra che hai a disposizione che si è rinforzata anche a dicembre. Cosa ci dici sulla gente di S. Andrea che ha sostenuto e sostiene te e la squadra in lungo e in largo?
Vero, ho un gran bel gruppo ed una gran bella squadra. La società mi ha chiesto lo scorso anno di innescare un processo di crescita su un gruppo già affiatato. Sapevo che sarebbe stata una sfida impegnativa. In realtà è stato meno complicato di quanto si possa pensare. Per me la crescita di una squadra non è legata solo ai risultati o al gioco. Queste sono conseguenza di più componenti. Partendo da quella mentale e passando anche per quella fisica. E' tutta una catena che poi porta al fine ultimo che è il gioco. Sono grato ai ragazzi ed allo staff che credono in quelle che sono le mie idee e come cerco di metterle in partica. E' merito di tutti se poi si tramutano nel rettangolo di gioco. Si, abbiamo fatto un nuovo innesto a dicembre prendendo Bertirossi in conseguenza alla defezione di Martino. La squadra lo ha accolto a braccia aperte ed il ragazzo si è ambientato subito sia dentro che fuori il campo e lo spogliatoio. La comunità andreolese ha dato dimostrazione, se mai ce ne fosse bisogno, dell'attaccamento che ha verso questa società e questa squadra. Domenica ho visto persone attendere in fila fuori la possibilità di entrare nella struttura mentre era ancora in svolgimento la finale femminile. Sono qui a Sant'Andrea dall'agosto 2022. E fin da subito ho potuto apprezzare quanto le persone ci siano vicine. Io in particolare devo ringraziarle personalmente per come mi fanno sentire parte di loro. Ci saranno sempre vicini e dii questo ne sono certo. Sia nei momenti belli che in quelli meno fortunati. Quello che posso promettere loro è che noi cercheremo di dargli tutte le soddisfazioni che meritano uscendo da ogni allenamento ed ogni partita con la consapevolezza di aver dato il massimo.
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