«Abbiamo la responsabilità di passarvi il testimone. Dobbiamo assolutamente cogliere questa opportunità con notevole senso del governo e del bene comune».
Il senatore Gaetano Quagliariello, leader di “Coraggio Italia”, il neonato gruppo politico che fa riferimento al governatore della Liguria Giovanni Toti (promotore di “Cambiamo”) e al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ieri pomeriggio si è rivolto così a Soverato ai giovani presenti all’iniziativa messa in piedi dai coordinamenti regionale e provinciale di Catanzaro di “Cambiamo”.
“Il futuro dei giovani in Calabria”, il titolo dell’appuntamento nel corso del quale diversi studenti dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro hanno sottolineato criticità e lacune chiedendo soluzioni e un cambio di passo. Per loro e per la Calabria.
Tre le sottolineature giovanili: potenziamento della rete stradale e ferroviaria, implementazione dei corsi di studio con riattivazione della Facoltà di Veterinaria, investimenti nella zootecnia e settore pesca in vista della sinergia tra università e imprese.
«Fondamentale – ha aggiunto Quagliariello – è il rapporto zone interne e costiere nell’ambito di una strategia che punti sul corretto utilizzo delle risorse.
Se ciò non dovesse accadere ci sarebbero dei notevoli contraccolpi e subirne le maggiori conseguenze sarebbero i più deboli».
Quagliariello si è detto convinto che «lo Stato non debba inviare soldi ma erogare servizi» ed ha espresso il convincimento secondo cui «i giovani che decidono di lasciare la Calabria devono farlo per scelta non perché sono costretti».
L’esponente di “Coraggio Italia”, inoltre, nel sottolineare l’incidenza dell’emergenza sanitaria ha definito “abusato” il parallelismo post guerra - post pandemia.
«Ora – ha evidenziato – non è assolutamente come allora. Oggi stiamo vivendo la globalità di una crisi economica e sociale tale da imporre alla comunità internazionale di creare un rapporto di nuova e differente collaborazione».
Poi lo sguardo a “Coraggio Italia” e alle elezioni regionali in Calabria. «Un grande centro del centrodestra. Questa parte della politica italiana ha assicurato equilibrio.
Il nostro è un processo aperto, non c'è nessun imprimatur. Saremo al tavolo del centrodestra per designare i candidati delle amministrative e anche per le regionali in Calabria".
Infine ha precisato: «Nessuna campagna acquisti, ma un lavoro iniziato da due anni. A giugno annunceremo già le nostre liste».
Poi respingendo possibili polemiche con FI: «Non è una scissione, ma una ripartenza. La Calabria dovrà tener conto di Milano e di Roma e di Napoli, ma penso che nelle ultime ore si siano fatti passi avanti.
Sarebbe un grave errore posticipare ancora perché ci sono tanti problemi dall'altra e sarebbe meglio approfittare».
Dal canto suo il coordinatore regionale di “Cambiamo”, il senatore Francesco Bevilacqua, ha invitato i giovani presenti ad osare di più e a prendersi in mano il proprio futuro, soprattutto quello politico.
« Non è vero che non amano più la politica – ha insistito -. Pretendono, invece, una politica diversa, la politica che vogliamo fare noi».
Il coordinatore provinciale di Catanzaro, invece, l’ex sindaco di Soverato Raffaele Mancini, dopo aver ringraziato sostenitori e amministratori presenti, ha chiuso con parole di prospettiva: «Oggi riparte una sfida proposta da persone perbene, che vivono per la politica ma non di politica - asserito -. Le prossime regionali saranno non un punto di arrivo ma di partenza che ha come orizzonte finale lo sviluppo della Calabria».
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