Gagliano nel ‘600 nei racconti di don Michele Fontana

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  24 settembre 2024 21:20

di FRANCESCO IULIANO

Riappropriarsi della memoria storica della propria comunità facendo un salto nel passato lungo 400 anni. 

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‘Gagliano nel 1600’. Questo il titolo dell’incontro proposto dal parroco don Michele Fontana, per riscoprire la storia del borgo, delle Chiese e delle confraternite. 

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Allestito nella Chiesa matrice dedicata a ‘Santa Maria Assunta’, l’incontro è stato moderato ed introdotto dallo storico e guida della città di Catanzaro, Mario Mauro.

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“Torno a Gagliano sempre con grande emozione e piacere - da detto Mario Mauro in apertura -. Questo è un quartiere che ha una sua storia con origini che vanno ben oltre a quelle della città capoluogo e degli altri quartieri. Quando Gagliano c’era, Catanzaro ancora non esisteva. Qui ci sono testimonianze  di insediamenti di popolazioni che vanno indietro nei secoli. Una circostanza, questa, che don Michele ha voluto approfondire con studi  e ricerche”.

Gagliano nel ‘600, dunque. Un secolo ‘horribilis’ - come lo ha definito don Michele fontana -. Un secolo caratterizzato da eventi negativi in una pluralità di ambiti.

“Da quando sono arrivato a Gagliano - ha detto -  sono da subito rimasto attratto dalla storia pluri millenaria di questo borgo. Motivo per cui mi mi sono messo alla ricerca di documenti antichi che testimoniassero la storia di questo territorio. Ho iniziato ad esaminare il 1600 ma la mia intenzione, il mio desiderio, è quello di continuare anche per gli altri secoli. Da qui la mia proposta di dare vita ad un comitato storico scientifico che studi la realtà del quartiere di Gagliano, per portare alla luce storia e tradizioni e che diventino di dominio pubblico. Un lavoro, questo, che potrebbe avere ricadute su una forma di turismo dei borghi”.

Storia, aneddoti, curiosità. C’è stato tutto questo nella relazione di don Michele Fontana. Un lavoro che il sacerdote ha incentrato sulle Chiese presenti in quell’epoca, dei tesori che nascondevano e di quella che è stata la storia del borgo.

“Quello che ho voluto portare all’attenzione della comunità - ha aggiunto - sono fatti e circostanze che sono comprovate dalla documentazione che ho reperito presso l’archivio di Stato, Diocesano e dalle relazioni delle visite pastorali dei vescovi. Tutti documenti che, messi insieme, hanno offerto una fotografia di com’era Gagliano nel ‘600. Abbiamo raccontato la storia delle Chiese, degli altari, delle congreghe, delle devozioni”. 

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