Gal Serre Calabresi, "Filiere corte e mercati locali" ha fatto tappa a San Floro e Stalettì

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  01 agosto 2024 12:42

Sono approdati anche a San Floro e Stalettì, gli eventi che il Gal “Serre Calabresi” ha inteso sostenere, con la concessione di un contributo, nell’ambito del progetto “Filiere corte e mercati locali”, previsto dalla misura 19.3 “Sostegno allo sviluppo locale Leader”.

Un progetto di cooperazione che prevede specificatamente la partecipazione e l’organizzazione di eventi, quali sagre, degustazioni, show cooking, da tenersi in comuni ricadenti nell’area del Gal.

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Ne sono stati finanziati in totale ventiquattro, con la finalità di promuovere l’agricoltura di prossimità, i prodotti a km 0 e con essi anche la ricchezza della tradizione gastronomica locale che riflette l’eterogeneità delle diverse realtà territoriali, dal mare alla montagna.

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Dopo l’evento inaugurale, la festa della Montagna di Girifalco, seconda tappa a San Floro per l’undicesima edizione della Fiera di Sant’Anna, promossa dal Comune e dalla Pro loco “Tommaso Scarcella”.

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Una manifestazione contraddistinta dalla degustazione, vendita di prodotti, show cooking e antichi mestieri. Elemento forte: la sagra dei maccaruni alla contadina, filati a mano come da tradizione da signore del luogo e conditi con sugo di pomodoro sanflorese.

Terzo appuntamento a Stalettì, con la rassegna gastronomica ed artigianale, organizzata dal Comune.  A connotare la rassegna la “pitta cu’ a sarda” e il “morzello con pitta”, stand per la degustazione del miele, mielata realizzata con estratto di fico secco e marmellata di frutta locale, degustazione di olio, vino e show cooking per la realizzazione delle zeppole.

«Grazie a questo progetto – ha evidenziato il presidente del Gal “Serre Calabresi”, Marziale Battaglia – si dà la possibilità di arricchire le manifestazioni estive dei nostri territori con prodotti di eccellenza, trasformati in piatti saporiti della tradizione. Questi eventi hanno lo scopo di animare i borghi, per renderli più ospitali, per i turisti, ma anche per gli stessi cittadini.  Sono occasioni per far conoscere i prodotti, ma anche per trasmettere saperi, per offrire, sotto il profilo turistico, esperienze uniche, non ripetibili altrove. Il prodotto agroalimentare sotto questo aspetto è foriero di cultura e di tradizioni».  

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