di EDOARDO CORASANITI
Danni all’immagine per un totale di 5 milioni di euro: l’avvocatura dello Stato, per conto del Ministero della Giustizia, presenta il conto all’inizio del processo “Genesi”. A pagarne le spese, per il ministero, deve essere l’uomo al centro della vicenda.
Il magistrato Marco Petrini, coinvolto nell’operazione che a gennaio ha acceso i riflettori su un presunto giro di corruzione tra favori e mazzette per l’aggiustamento di sentenze e ordinanze.
Inoltre, la difesa ha annunciato che Petrini (oggi assente per motivi di salute) rilascerà dichiarazioni spontanee nelle prossime udienze. Il giudice attualmente è agli arrestI domiciliari in un santuario di Decollatura dopo che il Tribunale della Libertà di Salerno ha annullato la misura cautelare del carcere disposta nuovamente poche settimane prima: il Tdl ha ribaltato le accuse di inquinamento probatorio (LEGGI QUI).
L’udienza di oggi segna anche il passo anche in quelle che sono le istanze e le richieste degli avvocati. Francesco Calderaro e Agostino De Caro, difensori di Petrini, e il legale Michele Gigliotti, difensore di Emilio Santoro, hanno chiesto di conoscere i contenuti dei verbali legati alla vicenda del recente arresto del commercialista di Claudio Schiavone e ad altri verbali ancora non conosciuti che interessano le posizioni dei propri assistiti. Il collegio ha accolta l'istanza.
Il filone di oggi è quello del rito abbreviato in cui sono Marco Petrini, Emilio Santoro detto “Mario”, medico in pensione di Cariati e già dirigente dell’Asp di Cosenza, difeso dall'avvocato Michele Gigliotti, e l’avvocato del Foro di Catanzaro Francesco Saraco, di Santa Caterina dello Jonio, difeso dall’avvocato Della Monica.
Quest’ultimo, inoltre, ha fatto sapere che per conto del suo assistito aveva "offerto" al ministero della giustizia la somma di 50mila euro a titolo di riparazione del danno. Il dicastero di piazza Arenula però ha risposto picche.
La prossima udienza è fissata per il 24 luglio.
Con il rito ordinario invece sono giudicati gli altri tre imputati a cui la Procura di Salerno ha notificato il decreto di giudizio immediato: l’imprenditore di Cariati Vincenzo Arcuri; l’imprenditore crotonese Luigi Falzetta e l’ex consigliere regionale Giuseppe Tursi Prato, di Cosenza, difeso dall'avvocato Franz Caruso. La prossima udienza di questo filone è fissata per il 14 luglio.
Ad ottobre invece, sempre tramite rito immediato, Petrini verrà giudicato per i fatti collegati ai presunti favori sessuali (LEGGI QUI).
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