di EDOARDO CORASANITI
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso della Dda di Salerno: il giudice Marco Petrini resta agli arresti domiciliari nel Santuario di Decollatura.
La decisione dei giudici romani arriva in serata dopo l'udienza di oggi in cui Francesco Calderaro e Agostino De Caro, difensori di Petrini, hanno chiesto l'innammissibilità del ricorso presentato dalla Dda di Salerno. Rigetto richiesto anche dalla Procura generale che non aveva condiviso la ricostruzione dell'accusa campana.
Il ricorso presentato dai pubblici ministeri campani era contro il provvedimento di annullamento del Tribunale della Libertà di fine maggio: per i magistrati giudicanti di Salerno, chiamati a decidere sull'istanza di scarcerazione del giudice Marco Petrini, non c'era l'inquinamento probatorio ipotizzato da inquirenti e Gip e che aveva determinato il ritorno in carcere del giudice della Corte d'appello di Catanzaro. Per pm e giudice dell'indagine preliminare, invece, Petrini doveva tornare dietro le sbarre perché avrebbe rilasciato confessioni non veritiere.
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