Genesi. L'ex giudice Petrini, l'avvocato Saraco e il medico Santoro il 17 dicembre a Salerno per il processo in Appello

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images Genesi. L'ex giudice Petrini, l'avvocato Saraco e il medico Santoro il 17 dicembre a Salerno per il processo in Appello
Marco Petrini
  29 ottobre 2021 20:29

Avrà inizio il prossimo 17 dicembre, davanti alla Corte d'Appello di Salerno, l'udienza di secondo grado a carico del giudice, ora sospeso, della Corte d'Appello di Catanzaro Marco Petrini, del medico Emilio Santoro e dell'avvocato Francesco Saraco.

Si tratta di uno stralcio della più vasta inchiesta "Genesi" sui presunti reati di corruzione in atti giudiziari commessi negli Uffici giudiziari di Catanzaro.

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In primo grado, nel processo con rito abbreviato, erano stati condannati, lo scorso 23 novembre, Marco Petrini a 4 anni e 4 mesi di reclusione; il medico e "faccendiere" Emilio Santoro a 3 anni e 2 mesi e l'avvocato Francesco Saraco a un anno e 8 mesi per diverse ipotesi di corruzione in atti giudiziari. Dopo gli arresti del 15 gennaio 2020 i tre imputati hanno deciso di collaborare con la Procura di Salerno.

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Con la condanna sono state inflitte pene accessorie e pecuniarie. Petrini è stato interdetto dai pubblici uffici per la durata di 3 anni e 6 mesi; Santoro, difeso dall'avvocato Michele Gigliotti, interdetto dai pubblici uffici per la durata di 3 anni mentre l'interdizione per Saraco è stata fissata ad un anno e 6 mesi. Marco Petrini è stato condannato a risarcire al ministero della Giustizia la somma di 311.500 euro. Stessa cifra è stata comminata a Emilio Santoro. La riparazione pecuniaria comminata a Saraco, difeso dagli avvocati Giuseppe della Monica e da Nico D'Ascola, in favore del ministero è di 260mila euro.

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Il Tribunale aveva anche ordinato la confisca per equivalente delle somme ritrovate in contanti ai tre imputati. Petrini, difeso dall'avvocato Francesco Calderaro, è stato condannato a risarcire la Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero della Giustizia, da liquidarsi in sede civile.

Sarà ora la corte d'Appello di Salerno a stabilire se l'accusa reggerà anche nel secondo grado di giudizio.

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