di CARLO MIGNOLLI
È Gennaro Gattuso il nuovo commissario tecnico della Nazionale italiana. Subentra a Luciano Spalletti, esonerato dopo il clamoroso tonfo per 3-0 in Norvegia che ha compromesso seriamente le speranze di qualificazione al Mondiale 2026. Un cambio urgente, inevitabile. Ma per noi calabresi, anche carico di orgoglio.
Gattuso, 47 anni, originario di Corigliano Calabro, sarà infatti il primo allenatore calabrese a sedersi sulla panchina azzurra. Oggi la Calabria entra davvero nella storia del calcio italiano.
La scelta di “Ringhio” - soprannome che lo accompagna dai tempi da giocatore e che, secondo indiscrezioni, sarebbe stato suggerito proprio da Gigi Buffon - nasce al termine di un vero e proprio casting. Dopo il “no” di Claudio Ranieri, che ha rifiutato l’incarico per restare alla Roma in veste dirigenziale, la FIGC ha contattato diversi nomi: Pioli (già promesso alla Fiorentina), Cannavaro, De Rossi. Alla fine, la scelta è ricaduta su Gattuso.
Il nuovo corso azzurro prende il nome - ambizioso, forse fin troppo, visti i tempi - di «Azzurri per l’Azzurro», e accanto a Gattuso ci saranno tre altri veterani della nazionale: Leonardo Bonucci, Gianluca Zambrotta e Simone Perrotta (anche lui di origini calabresi), con ruoli ancora in via di definizione ma pienamente inseriti nello staff tecnico. Torna anche Cesare Prandelli, che avrà la supervisione tecnica su tutte le Nazionali giovanili: una figura di garanzia, chiamata a dare struttura a un progetto che punta a ricostruire dalle fondamenta.
Gattuso porta in dote grinta, carisma e senso di appartenenza. Da giocatore ha vinto tutto con il Milan e, naturalmente, lo storico Mondiale del 2006. Da allenatore, il percorso è stato più tortuoso: Napoli, Valencia, Marsiglia, Fiorentina (mai cominciata) e Milan hanno rappresentato tappe di una carriera in cui l’intensità caratteriale non è mai mancata, ma i risultati sono stati altalenanti.
Ora, la sfida più difficile: risollevare una Nazionale smarrita, appannata, e riportarla là dove merita. Per Gattuso è il coronamento di un sogno, per la Calabria un giorno storico.
La Nazionale è in mani calabresi.
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