Sarà ospitata nella sede del Comune di Panettieri la splendida opera dell’artista di Catanzaro, Antonio Soluri, svelata nei giorni scorsi alla comunità, guidata dal sindaco Salvatore Parrotta, riunita in piazza Risorgimento, e alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso.
La tela — misura 147 × 98,5 cm — ora trova dimora in questo luogo carico di storia e diventerà custode di ricordi e tradizioni. Un gesto che unisce il passato al presente.
Antonio Soluri, maestro d’arte calabrese, ha portato con sé un patrimonio fatto di saperi antichi e passione per la bellezza. Già docente di pittura, disegno e cromatologia nelle Accademie di Belle Arti di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, ha formato intere generazioni di artisti, trasmettendo rigore tecnico e sensibilità cromatica.
Il suo lavoro ha lasciato segni tangibili nei luoghi della memoria: ha eseguito restauri sotto la sorveglianza della Soprintendenza per i Beni culturali della Calabria, contribuendo alla rinascita di opere scultoree e pittoriche in chiese, città e nei monumentali cimiteri di questa regione. Alcune sue opere, tra statue e affreschi, adornano i cimiteri monumentali di Catanzaro, nonché luoghi sacri di Stalettì, Borgia, Torre di Ruggiero, Carlopoli, Cicala, e se ne trovano tracce anche nelle chiese locali.
Il suo impegno artistico ha attraversato persino gli spazi pubblici: a lui si deve il primo restauro significativo della celebre statua della Gutta, esposta sul lungomare Stefano Pugliese.
La tela stessa ritrae le stanze dove le donne si radunavano: una scena di cui è profondamente intrisa la storia di Panettieri, in cui ognuna è intenta nel proprio lavoro, immersa nel profumo del pane, tra attrezzi di panificazione e gesti antichi. Un’immagine che sa di cuore, di radici, di mani sapienti che raccontano storie di famiglia, legami materni e comunità.
Alla cerimonia di scopertura, oltre al sindaco Salvatore Parrotta — che ha espresso profondo orgoglio nel vedere queste radici riconosciute e celebrate — era presente il parroco don Gre’goire Nsabimana, che ha pronunciato parole di benedizione, suggellando con la sua presenza il valore spirituale e umano dell’evento.
Anche il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ha voluto condividere questo momento: ha sottolineato il legame profondo tra l’artista, il sindaco, il territorio e questa comunità, arricchendo ulteriormente il significato della cerimonia.
Panettieri non ha semplicemente accolto una tela: ha accolto un pezzo del suo essere, restituito attraverso una rappresentazione che parla di lavoro, cura, tradizione. Una tradizione che Antonio Soluri ha saputo rendere ancora più viva, restituendole nuovi occhi e una casa nel cuore della comunità.
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