Gestione Oasi canina San Floro, Veraldi: "Formulerò oggi stesso denuncia a tutti gli enti preposti e all’Anac"

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images Gestione Oasi canina San Floro, Veraldi: "Formulerò oggi stesso denuncia a tutti gli enti preposti e all’Anac"
Stefano Veraldi
  09 agosto 2023 13:58

"Catanzaro può subire ancora per molto la mala gestione dell’Oasi canina di San Floro? E’ questa la domanda che rivolgo a tutti, di fronte all’ennesimo caso che riguarda il canile di Catanzaro gestito dalla Catanzaro Servizi, società al 100% partecipata del Comune di Catanzaro. Una questione particolarmente odiosa perché riguarda dei poveri animali che non possono difendersi, ma anche risorse pubbliche spese male", è quanto scrive in una nota il consigliere comunale Stefano Veraldi (Riformisti avanti).

"Ho chiesto chiarimenti sulla situazione del canile, - prosegue - dopo aver presentato un’apposita interrogazione scritta, oltre a diversi accessi agli atti ai sensi Art.16 per avere contezza sullo stato del canile in base alle segnalazioni attendibili che mi erano pervenute. La mancata consegna dei documenti richiesti e la non presenza del nuovo presidente della Catanzaro Servizi già dipendente della stessa, nelle commissioni preposte a seguito di inviti ufficiali nel civico consesso e nella riunione con le associazioni e le volontarie del 2 agosto in sala giunta alla presenza anche del Presidente del Consiglio non può che dare una solla risposta: nulla è stato fatto per arginare il problema".

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Veraldi rincara la dose contro una partecipata cittadina che, a suo dire, "non osserva né le più elementari norme di protezione e di benessere animale, né le norme vigenti in materia, nazionali e regionali. Non esistono telecamere all’ingresso del canile, il cancello che dovrebbe essere automatizzato pare sia non funzionante, pare non esisti un badge affinché i dipendenti ed il responsabile del canile timbrino all’entrata e all’uscita, non compare l’elenco delle Associazioni convenzionate con la struttura, non è dato sapere se il DVR è stato aggiornato con un piano di evacuazione adeguato, il gruppo elettrogeno presente in struttura pare non sia stato mai messo in funzione, la riserva idrica non è dato sapere se risulta allacciata all’impianto, non è chiaro se le porte esterne di alcuni box sono state sostituite perché quelle in legno che erano presenti non sono stabili, non si ha contezza se il box 24 è stato completato nella sua interezza, se l’area di sgambatura posteriore ai box dall’1 al 18 è stata ripristinata, se nei box sono state sistemate le pendenze per evitare ristagni di acqua nel loro interno dopo il lavaggio poiché tale ristagno può compromettere il benessere dei nostri amici cani ospitati; i box pare siano spesso sporchi, non è dato avere le autorizzazioni sanitarie dell’intera struttura, e mi fermo qui!"

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"Chi controlla i controllori? - chiosa Veraldi - Appare fin d’ora doveroso che la Giunta comunale affronti per tempo, la necessità di prevedere una profonda revisione del modello e delle modalità in corso, trattandosi di soldi pubblici. Chiedo al riguardo quali siano le intenzioni del sindaco, alla luce degli approfondimenti che sto mettendo in chiaro. Il cambiamento deve avere origini profonde, si abbia il coraggio di azzerare immediatamente chi ha gestito fino ad oggi la struttura che è l’esempio plastico di mala politica e sperpero di denaro pubblico. Quanto alla violazione strumentale dell’art.16 al fine di impedire l’accesso agli atti formulato, si evince che la disciplina ivi contenuta riguarda “soltanto” le richieste di accesso agli atti formulate direttamente alle società e/o Enti partecipati e per informazioni ed atti il loro possesso".

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"Diversamente, le richieste di informazioni e di accesso gli atti in possesso dell’Amministrazione comunale sono disciplinate – dal regolamento del diritto di accesso ai documenti amministrativi, approvato con delibera di consiglio comunale N. 32 DEL 14.6.2002, giusta quanto previsto i sensi dell’art. 29 [Diritto di informazione e di accesso] del regolamento del Consiglio Comunale, ai sensi del quale deve essere evasa dagli uffici immediatamente. Per tali inadempienze che palesano una deriva autoritaria formulerò oggi stesso denuncia a tutti gli enti preposti e all’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) che ha già chiarito come sia responsabilità del Comune che affida il servizio di custodia, gestione e accudimento dei cani, tanto presso strutture pubbliche, quanto presso strutture private, in qualità di stazione appaltante, la verifica dello stato dei luoghi di esecuzione e la sussistenza delle autorizzazioni amministrative necessarie al corretto adempimento delle prestazioni contrattuali, in particolare riguardo alla situazione strutturale, al sovraffollamento, all’igiene, allo stato manutentivo, tutto al fine di garantire davvero il benessere degli animali e degli operatori – e, aggiungo dei volontari", ha concluso Veraldi.

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