di EDOARDO CORASANITI
Ritorna in completa libertà Ubaldo Valentino, architetto ed ex responsabile dell’Ufficio tecnico di Palermiti: è imputato nell'ambito dell'indagine "Urbi et Orbi", un blitz su un presunto giro di appalti truccati ad Olivadi ma con occhi puntati anche su Palermiti e Centrache.
Ad accogliere l'istanza degli avvocati Vittorio Ranieri e Noemi Lucia, il tribunale collegiale di Catanzaro che sta esaminando il processo dopo il rinvio a giudizio dei mesi scorsi. Da ottobre 2020 la posizione cautelare di Valentino è cambiata due volte. Inizialmente il gip ha applicato gli arresti domiciliari, il Tribunale della Libertà ha sostituito con l'obbligo di dimora a Davoli (in mezzo, la Procura di Catanzaro aveva chiesto alla Cassazione il ripristino della misura inizialmente applicata, i domiciliari, ma il ricorso è stato ritenuto inammissibile), e ora invece è tornato in libertà.
Secondo gli inquirenti sarebbe Valentino il “dominus” della vicenda. Lui avrebbe affidato gli incarichi direttamente, senza un regolare bando di gara, ma soprattutto falsificando atti. Le accuse sono finite davanti al Gup di Catanzaro che, a maggio scorso, ha rinviato a giudizio 11 imputati, tra cui il sindaco di Olivadi, Nicola Malta (LEGGI QUI). Due hanno optato per il giudizio abbreviato. In questa fase gli avvocati e gli imputati potranno fornire una versione diversa della vicenda, portando in dibattimento elementi e documenti che potrebbero invertire il teorema accusatorio. Il processo, e quindi la fase di costruzione della prova, è ancora agli inizi.
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