di LUCIANO GIACOBBE*
Sono passati due mesi dal discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha richiamato tutti al rispetto della dignita` di ogni persona e dei suoi diritti anche per chi si trova in carcere: “L’alto numero dei suicidi e` indice di condizioni inammissibili. Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere. Il sovraffollamento vi contrasta e rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario, i detenuti devono poter respirare un’aria diversa da quella che li ha condotti all’illegalita` e al crimine. Su questo sono impegnati generosi operatori che meritano di essere sostenuti.” Sulla scia di queste parole, noi Garanti delle persone private della liberta`, abbiamo il dovere di agire qui e ora. C’e` un silenzio assordante da parte della politica e della societa` civile sul carcere. Chiediamo soluzioni giuridiche immediate sia alla politica che all’Amministrazione penitenziaria attraverso provvedimenti che riducano il sovraffollamento e migliorino le condizioni di vita dentro le carceri. Alla societa` civile chiediamo invece una sensibilita` che superi la visione carcero centrica. Per questo motivo chiediamo a gran voce:
L’approvazione urgente di misure deflattive del sovraffollamento per chi deve scontare meno di un anno di carcere. Siamo convinti altresi` che occorre al piu` presto promuovere una norma per l’aumento dei giorni di liberazione anticipata speciale, prevedendo uno sconto di ulteriori 15 giorni a semestre.
L’accesso alle misure alternative ai detenuti, in particolare per quei 19.000 mila che stanno scontando una pena o residuo di pena inferiore ai tre anni e si trovano in una posizione di poter accedere.
L’attuazione della circolare sul riordino del circuito della media sicurezza per quanto riguarda la chiusura delle sezioni ordinarie (DAP circ. n. 3693/6143 del 18 luglio 2022), visto che la maggior parte dei detenuti si trova a trascorrere circa 20 ore in celle chiuse. E` necessario garantire diverse attivita` trattamentali: progetti di inclusione socio-lavorativa, attivita` culturali, ricreative, relazionali.
Garantire l’affettivita` in carcere. La Conferenza nazionale dei Garanti territoriali si chiede come la politica, i singoli direttori delle carceri, i magistrati di sorveglianza, intendono agire per l’attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 10 del 2024 in tema di tutela del diritto all’affettivita` delle persone detenute e del diritto a colloqui riservati e intimi (senza controllo visivo). Occorre da subito, aumentare le telefonate e le videochiamate, soprattutto in casi specifici, perche´ questo rappresenta un ulteriore modo per tutelare l’intimita` degli affetti dei detenuti. Inoltre, occorre che la Magistratura di Sorveglianza si impegni ad aumentare i giorni di permesso premio per i ristretti.
Superamento circolari dei P.R.A.P. che restringono l’acquisto, il possesso e la ricezione di oggetti e generi alimentari. Si fa riferimento in tali circolari a un elenco di generi alimentari ed oggetti non consentiti all’ingresso, ma acquistabili al sopravvitto con prezzi maggioritari.
Per questi motivi, la Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della liberta` personale ha indetto una mobilitazione nazionale per la giornata del 3 marzo 2025
*Garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale
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