di PAOLO CRISTOFARO
Anche la spiaggia di Squillace accoglie il prezioso fiore bianco. Il nome latino è "Pancratium maritimum", è il giglio di mare. Cresce sui litorali sabbiosi del Mediterraneo e del Mar Nero. L'etimologia del termine viene dal greco "pan" (tutto) e "cratys" (potente). L'origine della parola è da attribuire alle virtù medicinali che aveva secondo gli antichi. Di colore bianco candido, è lungo fino a 15 centimetri. Si tratta di una specie rara e protetta, che rischia addirittura l'estinzione. La costa ionica, fortunatamente, è una delle aree dove questa pianta cresce spontaneamente.
Foto di Rossella Pungillo
Quest'anno si è registrato un boom di gigli di mare sbocciati spontaneamente lungo tutta la costa ionica e, in particolare, tra Roccelletta e Squillace Lido. Molti esemplari sono apparsi nella macchia di verde proprio a metà strada tra i comuni di Borgia e Squillace, una zona che, oltretutto, poco tempo fa è stata minacciata da nuove possibili opere di edilizia residenziale e nei pressi della quale già sorge un'area SIC (Sito d'Interesse Comunitario) per via delle tartarughe. Altra zona dove è stata registrata la presenza dei gigli di mare è quella alla fine del lungomare di Squillace, verso Copanello, nei pressi della rotatoria del lungomare. Sicuramente un valore aggiunto in più al già grande patrimonio paesaggistico e turistico della nostra Calabria, senz'altro da tutelare.
Foto di Rossella Pungillo |
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