“Il Gruppo di Minoranza “Gimigliano Casa Comune, consiglia, sommessamente, al Sindaco di Gimigliano e ai suoi fervidisostenitori, poco informati, il libro di Andrea Tagliapietra “Filosofia della bugia” perché leggendolo potrebbero migliorare l’arte di dire bugie.
Sì, perché nel tentativo goffo di rispondere alla denuncia della minoranza, circa le difficolta ad esercitare le prerogative del proprio mandato, il Sindaco ha c deliberatamente deciso di disconoscere la legge ed i regolamenti che tutelano la minoranza.
Infatti, a norma di legge, i consiglieri comunali, nell’ambito della loro attività pubblica, sono titolari di diritti e prerogative quali, a titolo meramente esemplificativo, di: presentare proposte di deliberazione al consiglio comunale; chiedere la convocazione dello stesso, presentare interrogazioni e mozioni; ottenere dagli uffici e dagli enti e/o aziende strumentali tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili per l’appunto, all’espletamento del proprio mandato sulle quali, fra l’altro, sono tenuti al segreto d’ufficio.
Bene! Al comune di Gimigliano tutto questo è reso praticamente impossibile con la scusa che la Minoranza con le sue richieste di documenti intralcerebbe ed intaserebbe il lavoro degli uffici. A tal fine per rendere più palese l’ostracismo verso la minoranza possiamo affermare di avere contezza di almeno 100 protocolli riservati da gennaio a luglio utilizzando, in maniera impropria, tale sistema riservato a casi eccezionali.
A beneficio di chi legge la nostra attività di visionare il protocollo così come la richiesta di documenti è fatta secondo le norme ed in accordo con il segretario Comunale che ha sancito e regolamentato la nostra presenza in Comune e la modalità di richiesta dei documenti. Peccato che ad oggi le nostre richieste di consigli straordinari, incontri con gli Assessori, richiesta di documenti, creazioni di commissioni permanenti previsti per legge, sono lettera morta.
A differenza del Sindaco che, appunto, vuole esercitare l’arte di dire bugie, noi abbiamo raccolto una minuziosa e puntuale documentazione a supporto della nostra denuncia che abbiamo provveduto a inviare anche a S.E. il Prefetto.
Documenti alla mano, quindi, possiamo rispondere a tutto, anche per esempio all’affermazione a dire del Sindaco “priva di fondamento” di aver affiancato al personale del protocollo un vigile durante il nostro accesso al protocollo. A tale proposito infatti Le ricordiamo, qualora l’avesse dimenticato, che esiste un provvedimento regolarmente protocollato nel mese di maggio2025 a sua firma, con cui si dispone, con effetto immediato “che la polizia locale sia incaricata della vigilanza durante gli accessi all’elenco di protocolli dei consiglieri”.
Invitiamo quindi la Maggioranza a rinunciare a difese d’ufficionon richieste e senza fondamento, ribadendo la nostra disponibilità, come gruppo di minoranza, a voler lavorare e collaborare, nei limiti del possibile, per il bene del Paese cercando di invertire, la tendenza di declino e di abbandono che sembra ormai aver colpito il nostro amato “borgo”. Aver vinto le elezioni non significa avere la proprietà dell’Ente”.
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