"Si limitava, senza valutare specificamente le condizioni del paziente, a prescrivere, telefonicamente, un antipiretico, rifiutandosi di recarsi al domicilio del paziente". Era questa l'accusa rivolta Elisa Crocco, 61 anni, medico presso il servizio di continuità assistenziale di Gimigliano, difesa dall'avvocato Amedeo Bianco.
Oggi il tribunale collegiale di Catanzaro, composto dai giudici Tedesco- Flesca-Gennaro, ha assolto il medico perché il fatto non sussiste.
In particolare, il medico, finita davanti ai magistrati per "rifiuto d'atti d'ufficio", si sarebbe rifiutata di andare al domicilio del piccolo paziente di otto anni il quale avrebbe accusato "piressia, febbre molto alta, tremori" e avrebbe prescritto telefonicamente un farmaco.
Da lì, la denuncia alla Procura della Repubblica nel 2018 a Gimigliano e l'avvio della vicenda giudiziaria conclusa oggi con l'assoluzione: il fatto non sussiste.
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