Gioia Tauro, il segretario generale Uil Bombardieri: "Occorre impegno dell'Europa"

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  26 gennaio 2024 15:02

Il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, ha accolto il segretario generale della UIL Pierpaolo Bombardieri, accompagnato dal segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, dal segretario confederale della Uil, Santo Biondo, dal segretario generale Uiltrasporti Calabria, Natale Spataro, e dal segretario generale della Uil Reggio Calabria, Giuseppe Rizzo al Porto di Gioia Tauro. 

Nel corso dell’incontro, il presidente Agostinelli ha illustrato le caratteristiche infrastrutturali dello scalo portuale, primo porto di transhipment d’Italia e tra i più importanti del Mediterraneo, soffermandosi sul percorso di crescita dello scalo che, nell’anno appena trascorso, ha raggiunto il record dei traffici con 3.548.827 teus registrati da MedCenter Container Terminal e 363.942 autovetture movimentate da Automar.

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“Siamo preoccupati per quanto accade oggi nel mondo del lavoro, e la nostra presenza oggi a Gioia Tauro chiede maggiore attenzione al governo e alla regione sulle grandi potenzialità di questa infrastruttura che, purtroppo, non è ancora sfruttata appieno". Lo ha detto il segretario generale della Uil. "Noi, a quando si parla di Autonomia differenziata e di investimenti, - ha proseguito - preferiamo fatti concreti. Con le chiacchiere i lavoratori non mangiano. Abbiamo bisogno quindi di impegni precisi, in un momento in cui la sfida è globale sui temi del lavoro, dell’Europa, del Golfo di Suez.  Questa terra ha sofferto molto per tanto tempo, e questa realtà, invece, può dare tante risposte a condizione che riesca a lavorare al meglio. Il contesto, ripeto, è globale e occorre dunque un impegno forte dell’Europa a sostegno di queste rotte. Serve una risposta dell’Europa - ha concluso - che consenta a questo porto di crescere ulteriormente".

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Nel contempo, il presidente Agostinelli si è soffermato sulle problematiche attuali che investono il porto di Gioia Tauro, illustrando le conseguenze negative della direttiva europea Ets e, soprattutto, della crisi del Mar Rosso che ha portato alle limitazioni dei traffici lungo il canale di Suez.   Particolare attenzione è stata, quindi, rivolta alle tematiche relative al lavoro, che rappresentano, per il porto di Gioia Tauro, un elemento di eccellenza, e allo sforzo, attualmente in corso, per la costituzione di un’impresa ex art. 17 - comma 5 Legge 84/94, che dovrebbe nascere dalle ceneri dell’Agenzia di riqualificazione in scadenza nel 2024 per garantire una maggiore flessibilità nei periodi di picco della produttività.

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