di PAOLO CRISTOFARO
La Corte Costituzionale ha dato ragione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri che, con apposito ricorso del 2019, aveva contestato il tentativo, da parte della Regione Calabria, di stabilizzare i giornalisti precari dello stesso Ente. Il ricorso statale denunciava, in primo luogo, il contrasto della norma con l’art. 97, comma quarto, della Costituzione, "trattandosi di una disposizione volta alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro di giornalisti professionisti e pubblicisti che già prestavano servizio, giusta la stipula di contratti individuali non preceduti da un pubblico concorso o da altra selezione comparativa, presso l’Ufficio stampa del Consiglio regionale", riporta il dispositivo (presidente: Marta Cartabia; giudici: Aldo Carosi, Mario Rosario Morelli, Giancarlo Coraggio, Giuliano Amato, Silvana Sciarra, Daria De Pretis, Nicolò Zanon, Franco Modugno, Augusto Antonio Barbera, Giulio Prosperetti, Giovanni Amoroso, Francesco Viganò, Luca Antonini, Stefano Petitti).
"Ancora una volta la Corte Costituzionale ha bacchettato la nostra Regione Calabria! Ancora una volta, con grande amarezza, dobbiamo sottolineare - noi di Confassociazioni Calabria - che è stato necessario l'intervento della Consulta per riaffermare un granitico e consolidato principio:
infatti, hanno ribadito i Giudici Costituzionali che il concorso pubblico, quale meccanismo di selezione tecnica e neutrale dei più capaci, costituisce il metodo migliore per l’accesso alla pubblica amministrazione in condizioni d’imparzialità; valore, quest’ultimo, in relazione al quale il principio sancito dall’art. 97 della Costituzione impone che l’esame del merito sia indipendente da ogni considerazione connessa alle condizioni personali dei concorrenti", spiega l'avvocato Gian Paolo Stanizzi, vicepresidente di Confassociazioni, con delega alla legalità.
"Il concorso pubblico costituisce, quindi, la forma generale e ordinaria di reclutamento per il pubblico impiego. È vero che il legislatore ordinario può contemplare deroghe rispetto alla regola generale del pubblico concorso. Tuttavia ciò deve avvenire entro i limiti derivanti dalla stessa esigenza di garantire il buon andamento dell’amministrazione, fermo il necessario vaglio di ragionevolezza e la rigorosa delimitazione dell’area delle eccezioni al concorso. Tali deroghe, però, non possono trovare fondamento nella sola esigenza di stabilizzare il personale precario dell’amministrazione, in quanto non può assumere a tal fine rilevanza la sola tutela del (pur legittimo) affidamento dei lavoratori sulla continuità del rapporto; finalità questa che non è di per sé sola funzionale al buon andamento della pubblica amministrazione e non sottende straordinarie esigenze di interesse pubblico idonee a giustificare le deroghe in questione."
"Con grande umiltà, possiamo dire che anche questa bacchettata poteva essere evitata. Il merito è l' unica condizione di accesso nella Pubblica Amministrazione e, così, nella Regione Calabria. Noi di Confassociazioni Calabria lotteremo per difendere questo imprescindibile criterio di ingresso! Nelle prossime ore chiederemo al Presidente On. Jole Santelli un incontro urgente per affrontare insieme questa che definiremmo 'emergenza trasparenza e merito', continua l'avvocato.
"La Regione Calabria (e l'Italia tutta) ha quanto mai bisogno, in questo drammatico momento di degrado etico in cui versa tanta parte della Pubblica Amministrazione, di segnali di vera Legalità e Trasparenza; ha bisogno di una classe dirigente ed amministrativa selezionata nel pieno rispetto del dettato costituzionale. Noi di Confassociazioni Calabria ci impegneremo con tutte le energie nella difesa di questo che vorremmo non fosse un sogno: difendere le speranze dei nostri Giovani per un futuro lavorativo nella nostra Terra. Il futuro della Calabria appartiene a loro!", conclude.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736