Giornata contro i disturbi alimentari, Bosco: "Sensibilizzare per conoscere un problema trascurato"

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Gianmichele Bosco, Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro
  13 marzo 2024 10:59

Catanzaro si prepara a scendere in campo contro i disturbi alimentari (DCA) in occasione della Giornata nazionale del prossimo 15 marzo. L'appuntamento è a partire dalle 17.30, presso la statua del Cavatore che, per l'occasione, sarà illuminato di lilla.

"L'adesione dell'Amministrazione comunale alla campagna nazionale promossa da Anci e Never Give Up - come annunciato ieri dalla vicesindaca Giusy Iemma- rappresenta un importante segnale di attenzione verso un tema di grande rilevanza sociale e sanitaria. Per un tema così centrale, l'Amministrazione si è fatta promotrice del sit-in nel centro storico di Catanzaro, così da fornire l'occasione alle cittadine e ai cittadini di essere informati su una problematica diffusa, ma allo stesso tempo troppo disconosciuta”. Così il presidente del consiglio comunale, Gianmichele Bosco, in merito all'iniziativa che vedrà Catanzaro protagonista nella sensibilizzazione sui disturbi alimentari, patologie complesse e spesso invalidanti che colpiscono un numero sempre crescente di persone, soprattutto ragazze e ragazzi.

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“I DCA – sottolinea Bosco – non sono solo un problema di salute fisica, ma hanno anche profonde implicazioni psicologiche e sociali. È fondamentale, quindi, fare rete e promuovere iniziative di sensibilizzazione per contrastare la diffusione di queste patologie e per supportare chi ne soffre”. “L'appuntamento del 15 marzo – continua il presidente del consiglio comunale – rappresenta un'occasione preziosa per riflettere su questo tema e per far conoscere i mezzi a disposizione sul territorio per supportare le persone con DCA e le loro famiglie. È stato inoltre fondamentale il contributo di uomini e donne nell'organizzare contenuti e logistica dell'evento. Segno che, dunque, il tema è sentito e ha bisogno di essere affrontato tra le persone".

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"Proprio per questo non va dimenticato quanto è accaduto in Italia a gennaio scorso, dove migliaia di giovani con grande spirito critico hanno alzato la voce di fronte all’assurda decisione del Governo Meloni di tagliare i fondi destinati al contrasto dei disturbi. Una scelta figlia di un esecutivo conservatore e poco attento ai nuovi fenomeni della realtà sociale. Grazie proprio ai movimenti di protesta di quei giorni, tra cui anche quello di Catanzaro, il Governo è ritornato sui suoi passi prevedendo delle somme. Ad ogni modo, un’altra brutta pagina verso l’inclusione e il riconoscimento di nuove forme di disagio che sempre di più avvolgono un pezzo di società che, seppur tutelata dopo le proteste, si è sentita abbandonata”, conclude.

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