di LORENZO FAZIO
L’ultima domenica di gennaio si celebra la GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA, un appuntamento internazionale di solidarietà. In Italia l’iniziativa è promossa da AIFO - Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau che, in 60 anni, grazie al sostegno di centinaia di migliaia di italiani, ha contribuito alla cura di oltre un milione di malati di lebbra, destinando più di 150 milioni di euro per lo sviluppo e la gestione di progetti sociosanitari nei paesi a basso reddito. La lebbra è una delle 20 Malattie Tropicali Dimenticate (MTD), patologie croniche trasmissibili distribuite in 149 Paesi del mondo (Africa, Asia e America del Sud/Centrale).
Colpiscono oltre un miliardo di persone, tra cui la metà, più di 500 milioni, sono bambini sotto i 14 anni, pertanto oltre un sesto della popolazione mondiale, e contribuiscono a mantenere elevati gli indici di disabilità e mortalità. La lotta alle MTD richiede un approccio multidisciplinare, sociosanitario e ambientale, e potrebbero essere prevenute, controllate e/o eliminate utilizzando trattamenti disponibili e strategie sostenibili. I programmi di controllo della lebbra sostenuti e promossi da AIFO, nei Paesi della fascia tropicale subtropicale, permettono oggi di includere il controllo di altre MTD, attraverso lo sviluppo di programmi sanitari integrati. AIFO desidera diffondere e richiamare l’attenzione sui dati pubblicati dall’OMS sulla situazione della lebbra nel mondo, il numero annuale delle persone diagnosticate è aumentato del 10,2% nel corso del 2021, passando da 128.405 nel 2020 a 140.594 persone.
Aumenta anche la diagnosi tra i bambini e il numero di persone che presentano già gravi disabilità prima di ricevere diagnosi e cura. Questi sono alcuni dei dati e risultati che preoccupano AIFO emersi dall’ultimo rapporto annuale sull’andamento della lebbra nel mondo appena pubblicato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Sebbene siano una sfida sanitaria e umanitaria enorme, sono malattie curabili con trattamenti a basso costo, ma nonostante questo, sono state per lungo tempo trascurate dall’agenda politica mondiale. Si tratta quindi di patologie che hanno nella povertà e nella vulnerabilità sociale le loro cause e nel mancato riconoscimento del diritto alla salute degli “ultimi”. Rafforzare i sistemi sociosanitari dei paesi in cui operiamo è uno dei grandi obiettivi di AIFO che crede nell’importanza di ottenere un sistema sanitario vicino e territoriale, per riuscire a diagnosticare tempestivamente le malattie e curare le persone il più vicino possibile al luogo dove abitano.
In occasione della 70^ Giornata Mondiale dei malati di Lebbra e della 4^ Giornata Mondiale delle Malattie Tropicali Dimenticate, vogliamo continuare a raccogliere fondi per progetti sociosanitari AIFO per restituire il diritto alla salute alle persone più ai margini. Domenica 29 gennaio 2023 centinaia di volontari AIFO si attiveranno per offrire il “Miele della solidarietà” nelle piazze italiane e con modalità virtuali, il ricavato finanzierà i progetti sociosanitari di AIFO perché il diritto alla salute sia una conquista globale. AIFO è un’organizzazione della società civile, non profit, impegnata da 60 anni nel campo della Cooperazione sociosanitaria internazionale. AIFO crede che ad ogni persona, soprattutto se emarginata, debba essere restituita la dignità e che le relazioni sociali debbano essere basate sull’equità. Il suo più grande impegno è rivolto alla salute e all’inclusione sociale delle persone vulnerabili dei paesi a basso reddito.
Il lavoro di AIFO nei confronti della salute globale, dell’inclusione, della lotta alla lebbra nel contesto della lotta alle Malattie Tropicali Dimenticate è svolta all’interno di grandi reti e partnership: - AIFO è attore non –statale in relazione ufficiale con l’OMS; segue la Roadmap 2021-2030 dell’OMS per l’eradicazione delle MTD. - AIFO è nella rete Global Partnership for Zero Leprosy. - AIFO è all’interno della Rete Italiana contro le MTD. - AIFO con il suo impegno contribuisce al raggiungimento degli Obiettivi per lo sviluppo globale sostenibile previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU (1-Sconfiggere la povertà; 2-Buona salute; 5-Parità di genere; 10-Ridurre le disuguaglianze; 16- Pace giustizia e istituzioni forti). 11 Paesi del mondo e più di 215.000 beneficiari diretti - #SALUTEDIBASE Facilitare l’accesso ai centri di trattamento e formare il personale locale per garantire una terapia di qualità. #DIAGNOSIPRECOCE Diagnosticare precocemente i casi e favorire il controllo dei contatti domiciliari per arrestare la trasmissione delle malattie. #PREVENZIONE Implementare attività per la prevenzione delle disabilità. #RIABILITAZIONE Sviluppare programmi di riabilitazione fisica e sociale per favorire l’inclusione sociale e promuovere i diritti delle persone emarginate (con o senza disabilità). #FORMAZIONE Attivazione di percorsi formativi per personale sanitario locale. #INFORMAZIONE la popolazione sui sintomi precoci delle malattie. #INITALIA AIFO è impegnata in percorsi di educazione alla pace e alla cittadinanza attiva; in azioni che favoriscano l’inclusione sociale; nella promozione degli obiettivi per lo sviluppo globale sostenibile previsti dall’Agenda 2030. Svolge queste azioni grazie all’ampia base associativa e ai volontari che in tutta Italia collaborano all’interno con scuole, Istituzioni pubbliche e associazioni territoriali.
FOLLEREAU E LA LOTTA A TUTTE LE LEBBRE
RAOUL FOLLEREAU scrittore, poeta e giornalista francese (Nevers 1903- Parigi 1977), ha ispirato con i suoi discorsi AIFO e molte altre associazioni, soprattutto in Europa e in Africa. Nel 1936 incontra per la prima volta i malati di lebbra e scopre, attraverso di loro, il mondo della povertà e del pregiudizio sociale nei confronti della lebbra che condanna i malati alla solitudine e all’emarginazione. Da quel momento dedica la sua vita alla lotta contro la lebbra e contro tutte “le lebbre”, lavorando instancabilmente per migliorare la qualità della vita delle persone colpite dalla malattia e dalle ingiustizie. Nel 1954 istituì la Giornata mondiale dei malati di lebbra, che inseriva la lotta alla lebbra in un impegno più ampio contro ogni forma di emarginazione e di ingiustizia. La LEBBRA, malattia tropicale dimenticata, è contagiosa e provoca danni progressivi e permanenti, diffusa essenzialmente in un’area geografica in cui un miliardo e 300 milioni di persone vivono con meno di 1 € al giorno.
Nel mondo ogni anno si diagnosticano tra i 140.000 e i 200.000 nuovi casi (1 nuovo caso ogni 3 minuti), soprattutto in India e Brasile. Inoltre, l’OMS stima che nel mondo vi siano più di tre milioni di persone, che nonostante siano state curate, presentano disabilità gravi e permanenti causate dalla lebbra e richiedono cure quotidiane oltre ad un supporto nell’inclusione sociale. Domenica 29 alle 11,30 AIFO sarà alla Basilica dell'Immacolata di CZ alla messa celebrata da S.E. il Vescovo per presentare l'associazione ed effettuare una raccolta fondi.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736