Giornata del ricordo, le parole di Gianpiero Taverniti: "Atroce sterminio"

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images Giornata del ricordo, le parole di Gianpiero Taverniti: "Atroce sterminio"

  10 febbraio 2022 11:18

di GIANPIERO TAVERNITI

Quando delle atrocità , alimentate da politiche ideologiche nocive, calpestano la vita e la dignità dell’uomo, vengono differenziate da altre , in base al colore o alla loro genetica ideologica,  si sbaglia, non bisogna differenziarle una dall’altra , bensì occorrerebbe condannarle, respingerle e ricordarne le nefandezze e le violenze contro il genere umano, affinchè il ricordo possa educare le nuove generazioni a non errare nuovamente. Come il 27 gennaio, nel giorno della Memoria , della Shoah, dove i totalitarismi nazi-fascisti, produssero atroci stermini, affossando la dignità del popolo ebraico e non solo, alla stessa maniera bisogna respingere, isolare, condannare e ricordare le vittime portate dalla dittatura comunista russa nei gulag e quello sul territorio italiano, dei comunisti titiani, nelle vergognose e vili famigerate foibe.

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Già le foibe, canalizzazioni nella profondità del sottosuolo, teatro di dove a recitare la parte dell’attrice “protagonista”, è stata solo la tragica morte di tanti fratelli italiani che si opponevano e resistevano alla dittatura slava confinante.

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Tante dignità umane calpestate, tante vittime frutto della scellerata ideologia comunista titiana, che nella sua atrocità, ignoranza e indegno effetto, va messa sullo stesso livello di quelle naziste, fasciste e comuniste russe che sono solo accumunate da uno stesso fattore, quello di sterminare i diversi, tutti coloro che erano contro e avevano un pensiero libero e non erano allineati al pensiero unico o non appoggiavano colui che aveva pieni poteri.

Visto che di dignità umana, di vite ne sono state sacrificate tantissime, occorre percorrere una strada civile di ritorno nel poter cercare di riconquistare tutto quello che si è perso, andrebbe riconquistata con l’unico ricordo condiviso e con la palese distanza da quei crimini sull’uomo generati da tarate ideologie e sete di potere , non conquistato con la civiltà e il progresso , ma con la violenza e la sopraffazione.

Non esistono buoni o cattivi, rossi o neri, belli o brutti, giusti o ingiusti, esistono solo uomini che hanno ricevuto dal buon Dio (che ognuno di noi professa), il dono dell’intelletto, stessa ricchezza che ogni uomo dovrà farne tesoro , carta vincente da giocarsi sul tavolo del buon senso , per giocare apertamente la partita sulla questione morale , nella più forte onestà politica e umana di ammettere tutti gli indegni errori del passato, al solo fine di unirsi sinergicamente ,nel ricordo condiviso di tutti, proprio tutti, senza distinzione alcuna , ne di colore, religione, estrazione sociale , politica e umana.

L’investimento più redditizio , sarà quello di non differenziare nessun colore ,perché il colore della dignità dell’uomo , è neutro è bianco ed occorrerà tenerlo candido , per il viver civile  e non macchiarlo come in passato e gettarlo nelle viscere buie della terra , privandole il dono della vita che nessuno può privare all’uomo nel trionfo della libertà , della civiltà e della democrazia. Oggi 10 febbraio, ricordiamo tutte le vittime delle foibe che sono continuate ad essere sacrificate anche dopo la fine della guerra dalle folli e violente persecuzioni del Maresciallo slavo Tito.

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