Giornata della Legalità a Catanzaro: dedicata a Peppino Impastato la scalinata dei Giardini di San Leonardo
Marinella Giordano e Donatella Monteverdi
23 maggio 2024 11:45 Il valore della legalità al centro dell'azione amministrativa. Non solo attraverso la necessaria e dovuta commemorazione come in occasione del ricordo della Strage di Capaci, ma soprattutto con azioni concrete.
Con questi obiettivi, su proposta delle assessore Marinella Giordano e Donatella Monteverdi, la Giunta Comunale – all’interno del progetto denominato “A(u)Tutto volume” dell’artista Simonluca Spadanuda da inserire nella rassegna “Scalin’arte- nella giornata di ieri ha deliberato la realizzazione di un’opera d’arte nel ricordo del noto attivista antimafia Giuseppe Impastato che si concretizzerà lungo la scalinata che collega Piazza Montegrappa - Via G. Alberti/Via V.Ambrosio e la scalinata che collega Via G. Alberti/Via V.Ambrosio- Via E. Borelli (nei pressi dei Giardini di San Leonardo).
La realizzazione della scala è relativa all’impiego di parte del “Fondo per la legalità”, finanziato dal Ministero dell’interno, che prevede la sua esecuzione con il coinvolgimento attivo degli studenti del Liceo Artistico “De Nobili”.
Sempre nell'ottica di un impegno tangibile dell'Amministrazione Comunale sul piano della cultura della legalità, oggi si terrà un’iniziativa dedicata a scuole e famiglie all’interno del progetto Gutenberg con la presenza di Lorenzo Marone, già autore di un libro “Un ragazzo normale” - sulla figura di Giancarlo Siani, giornalista vittima della camorra. Marone è da sempre un autore impegnato contro la criminalità organizzata e stasera alle ore 21.00 sarà in scena al Teatro Comunale con lo spettacolo “Generazione X, monologo semiserio di un cinquantenne impreparato". L'iniziativa è inserita nel progetto "Gutenberg" in collaborazione con gli assessori Nunzio Belcaro e Donatella Monteverdi.
"Il 23 maggio rappresenta una delle pagine più dolorose della storia del nostro Paese, un giorno che ci ricorda la tragica strage di Capaci del 1992. L’ennesima ferita inferta da una mafia stragista e sanguinaria, che però proprio quel 23 maggio cominciò a perdere. Un sentimento di rabbia e d’indignazione collettivo fece prendere vita in Sicilia e in tutta la Nazione, ad un impegno civile di ragazze e ragazzi che hanno condizionato da quel momento in poi, la lotta alla criminalità, l’agire amministrativo, la cultura e l'istruzione nel nostro Paese. E che ora, in questa fase storica, noi vogliamo continuare ad onorare attraverso iniziative concrete".