All’appuntamento con le celebrazioni del “Giorno Della Memoria” non ha voluto mancare Stalettì, la popolazione ha partecipato numerosa alla manifestazione organizzata dall’amministrazione comunale e dalle scuole primarie e medie del plesso di Squillace.
Raduno presso l’edificio scolastico dove si è proceduto alla creazione e alla benedizione di un’aiuola di tulipani dedicata ad Anna Frank ed alla presentazione di una targa ed un dipinto con dedica. Quindi i presenti si sono trasferiti presso lo storico convento di San Gregorio dove il giornalista Salvatore Condito ha coordinato l’iniziativa ed ha a sua volta richiamato i passaggi importanti dell’olocausto, soffermandosi su alcuni fatti legati ai bambini ebrei deportati nei campi di concentramento nazisti.
Gli hanno fatto eco i giovani scolari presenti, leggendo pensieri originali e citazioni relative agli orrori dello sterminio di milioni di ebrei. I ragazzi hanno ricordato il diario di Anna Frank scritto dalla giovanissima ebrea costretta ad entrare in clandestinità per sfuggire alle persecuzioni, dove si possono leggere le toccanti testimonianze dell’eccidio nazista, compreso un pensiero di fiducia nell’umanità malgrado il dolore vissuto:”...È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo che può sempre emergere..».
I ragazzi hanno poi recitato poesie e cantato inni commuovendo il pubblico che ha ascoltato tutto in religioso silenzio. Le riflessioni sono state intervallate da musiche a cura dei fratelli Cerullo e dell’architetto Vincenzo Carito, mentre hanno dato supporto all’iniziativa il parroco don Rosario Greto, l’associazione “Laboratorio della solidarietà” e “Legambiente Cassiodoro”.
Ha chiuso la manifestazione il sindaco Mario Gentile che ha sottolineato come il principio che ha guidato la mano omicida dei nazisti è stato quello di una presunta superiorità della razza ariana e della necessità di liberarsi degli ebrei che avrebbero inquinato la purezza della razza tedesca. “Perché gli orrori non si ripetano bisogna tenere memoria di quanto accaduto” è stato il coro che si è levato dai partecipanti alla celebrazione.
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