Giornata della memoria. L'istituto “De Nobili” non dimentica: le riflessioni sull'orrore con il giornalista scrittore Lentini

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images Giornata della memoria. L'istituto “De Nobili” non dimentica: le riflessioni sull'orrore con il giornalista scrittore Lentini

Un delle storie è quella di Filomena Carlino, una ragazza calabrese di 16 anni deportata a Dachau, vittima degli esperimenti pseudoscientifici dei nazisti

  28 gennaio 2021 11:07

Gli alunni delle classi quinte dei tre indirizzi dell’I.I.S. “ De Nobili” di Catanzaro, rappresentato dal Dirigente Angelo Gagliardi, hanno partecipato ieri mattina all’incontro dal titolo “ Nel recinto dell’inferno: i calabresi e i lager nazisti” , tramite piattaforma Meet. L’incontro è stato moderato dal Prof. Massimiliano Apreda, docente  di lettere presso l’Istituto “De Nobili”. Un’ iniziativa fortemente voluta dal Dirigente perché la scuola, da  sempre luogo di memoria per  quotidianità e missione, ha celebrato la Giornata  della memoria  per  scavare su quello che è stato l’orrore  dello sterminio di un popolo innocente e indagare su quella  che è stata la pagina più buia della  storia  dell’umanità e lo ha fatto in collaborazione con l’ANPI, nella persona del Presidente Mario Vallone e pregiandosi dell’intervento dello scrittore e  giornalista Rocco Lentini.

“Convinti che l’esercizio critico della  memoria- ha detto Gagliardi- sia un ottimo antidoto spirituale e culturale contro il fenomeno dell’antisemitismo, abbiamo voluto proporre ai nostri studenti questa iniziativa per insegnare loro che la memoria non è un mero insieme  di dati sepolti, ma un atto vivo capace  di ripensare al passato”. Non sempre è facile trovare le giuste parole per raccontare ai giovani la storia della Shoah e ancora più difficile è rispondere alle loro domande, e, “a distanza di 20 anni dall’istituzione della giornata della memoria – ha  detto il dott. Vallone- non siamo ancora al riparo dai regurgiti antisemiti . Non abbiamo dato seguito alle parole “Per non dimenticare”, “Mai più”. Non siamo al riparo neppure dal linguaggio di odio e di violenza, che trova spazio soprattutto sul web, come dimostra la scorta armata assegnata a Liliana Segre.”

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Lentini ha stimolato i giovani studenti con domande tipo “ Esistono ancora i campi di concentramento?” Certamente,  esistono, nella storia dell’umanità sono sempre esistiti  (si vedano  oggi i campi di concentramento libici). Tuttavia, nel nostro immaginario i campi di concentramento sono solo quelli nazisti. Nel libro “Nel recinto dell’inferno. I calabresi nei lager nazisti” il dottor Lentini ha censito 500 casi di calabresi deportati e  precisa che dei circa 40000 deportati calabresi nei campi di concentramento, solo 8000 erano Ebrei.

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Un esempio è Filomena Carlino, una ragazza calabrese di 16 anni deportata a Dachau, vittima degli esperimenti pseudoscientifici dei nazisti. Storie come queste ce ne sono tante , ma vi sono anche esempi virtuosi collegati alla nostra regione:  Don Luigi Nicoletti della Curia arcivescovile di Cosenza-Bisignano, ad esempio, fu una delle poche voci a levarsi, attraverso le pagine del settimanale diocesano Parole di vita, contro le Leggi razziali e l’antisemitismo, pagando la sua opposizione al regime con un “trasferimento d’ufficio” in Puglia. L’incontro si è concluso con il video “ I due volti della memoria “ realizzato dalle alunne  della classe V C, che hanno voluto affermare il loro impegno nel ricordare i milioni di ebrei, vittime innocenti, vittime   della follia criminale del disegno nazista che il passare del tempo certo non attenua, ma  che anzi vede rafforzarsi nella  sua terribile portata.

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