21 marzo, il primo giorno di primavera da diversi anni dedicato al ricordo delle vittime innocenti di mafia.
Come ormai consuetudine consolidata anche a Soveria Simeri è andato in scena un momento di ricordo al sacrificio di tante persone innocenti.
Un lungo elenco di vittime innocenti di ‘Ndrangheta è stato letto dal carabiniere ormai in pensione Angelo Milazzo che non ha saputo nascondere la sua commozione nel leggere i nomi di colleghi che ha conosciuto e con i quali ha lavorato. Presenti varie associazioni del paese all’evento organizzato dai giovanissimi della Prima o Poi, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Mario Amedeo Mormile, in collaborazione con l’ITT Chimirri di Catanzaro e l’associazione L’Albero della Vite, presente era l’associazione Happy People, con Nadia Lorusso, New Ados con Maria Pristerà; la banda Musicale città di Soveria Simeri con Angelo Milazzo e l’Avis con il vicepresidente Eugenio Generoso.
Quest’anno i ragazzi hanno voluto rendere omaggio al nome del proprio paese, attraverso un discorso introduttivo sulle ecomafie e di conseguenza sul riciclo la giovane moderatrice Rossana Talarico, ha voluto porre l’attenzione su come Soveria sia un paese virtuoso con l’oltre il 90% di rifiuti differenziati e che solo riciclando di più e quindi avendo meno cose di smaltire si può riuscire, dal chiuso delle nostre case, a combattere un affare di milioni di euro. Incisivo l’intervento del presidente della Prima o Poi, Antonio Pisani, che ha sottolineato le origini del nome del nostro paese da ricercarsi nella presenza di numerosi boschi di sughero presenti nel comune e quindi come Soveria, forse più di altri, ha il compito di un impegno maggiore alla raccolta di questo prezioso materiale che, come sottolineato dalle professoresse Pisanelli ITT Chimirri e Sesto, responsabile dell’associazione l’Albero della Vite, ha delle proprietà incredibili, 100% riciclabile, ignifugo, termoisolante, fono isolante e tante altri proprietà. Inoltre l’associazione rivende questi tappi e il ricavato viene devoluto interamente al polo oncologico infantile del Pugliese/Ciaccio, altra dimostrazione che il sughero è vita.
“Abbiamo aderito a questo progetto in onore del nome del nostro paese ma anche e soprattutto per la destinazione di questi soldi che vanno a dei bambini che vivono la condizione di malati oncologici. Un gesto che non costa niente, mettere il tappo in una bustina e poi darli ai ragazzi della Prima o Poi, gesto semplice che però può regalare un sorriso a bimbi che soffrono ricordando anche che nelle zone dove le ecomafie hanno nascosto rifiuti speciali l’incidenza dei tumori è molto più alta, dare una mano è doveroso”. Questa la dichiarazione dell’adulta responsabile Nadia Lorusso in rappresentanza della Prima o Poi.
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