"Nella giornata di oggi, celebriamo doverosamente la memoria delle vittime del terrorismo interno e internazionale. Essendo il 9 maggio, il pensiero non può che andare a due nomi in particolare: Aldo Moro, trucidato dai brigatisti rossi, il cui cadavere venne fatto ritrovare esattamente quarantasei anni fa, nelle stesse ore in cui la mafia siciliana trucidava Peppino Impastato. Da quei tragici episodi, la legge istitutiva della ricorrenza odierna, che ci ricorda tutte le vite innocenti che il terrore nelle sue varie forme ha sacrificato. Ed è lunga la loro lista, enorme il tributo di sangue che la Repubblica e la democrazia hanno pagato. Dalla strategia della tensione di matrice neofascista agli anni di piombo, quando si affacciò anche il terrore di segno politico opposto, fino alle stragi dimenticate come quella di Fiumicino per mano dei terroristi palestinesi e poi le mafie con tutto il loro carico di devastante ferocia".
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