Il ricordo tiene vivo l’orrore, mantiene fresca una ferita aperta, sanabile non col tempo ma con la memoria.
Ieri mattina Gioventù Nazionale Catanzaro e Azione Universitaria hanno depositato in Piazza Martiri delle Foibe (Q.re Lido) un mazzo di fiori in memoria dei caduti della dittatura titoista.
"L’esodo Giuliano dalmata risulta ancora oggi una questione irrisolta. -scrivono in una nota congiunta- Pochi cenni sui libri di storia, continui studi sui posti e ricerche sulle atrocità compiute forniscono un responso chiaro e netto: la gente non dimentica ed ha bisogno di testimonianze.
Istituita con legge 30 marzo 2004 n. 92, il Giorno del Ricordo garantisce il rinnovamento della memoria ad posteros rammentando alla popolazione la vita strappata con forza di connazionali di tutte le età in nome della tirannia.
Di ideologico nella giornata odierna c’è ben poco: il massacro ha un colore e non lo ha, lo mantiene nella causa e lo perde nelle conseguenze. Queste ultime strazianti. Che fanno male, ancora oggi. Specie quando il fenomeno è passibile, come in questi casi, di continuo revisionismo o riduzionismo (perfino negazionismo) da alcuni esponenti anche intellettuali".
"Motivo per cui -concludono- GN e AU nella deposizione solenne hanno osservato un minuto di silenzio, non limitandosi solo a commemorare i caduti nella giornata odierna, ma cogliendo l’occasione per essere da esempio in prima linea nel ricordo contro gli anonimi e i crimini dell’umanità".
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