"Ieri si è celebrato il giorno del Ricordo, una ricorrenza che da venti anni vuole rendere omaggio alla memoria dei martiri delle foibe e ricordare il genocidio italiano e il dramma dell’esilio delle popolazioni di Istria, Fiume e Dalmazia.
Una pagina di storia dolorosa dell’immediato dopoguerra della nostra nazione, occultata per decenni da una congiura del silenzio, che ha voluto nascondere o giustificare la pulizia etnica perpetrata dai partigiani di Tito, con il sostegno dei comunisti di casa nostra, contro cittadini innocenti che avevano la sola colpa di essere italiani. Da nord a sud, a livello istituzionale, sono state organizzate manifestazioni, momenti di riflessione per onorare il Giorno del Ricordo. Il Presidente della Repubblica durante il suo discorso al Quirinale ha parlato del “muro di silenzio e di oblio” che ha riguardato quella pagina di storia italiana, “un misto di imbarazzo di opportunismo politico e talvolta di superficialità”. Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni recatasi presso la foiba di Basovizza ha chiesto scusa a nome delle istituzioni per le colpevoli omissioni storiche che hanno caratterizzato le vicende del confine orientale italiano.
Nonostante le iniziative e gli sforzi istituzionali tuttavia continua il fastidioso mormorio di chi vuole negare la vergogna di quegli episodi, e la loro matrice ideologica comunista.
Il nostro partito, come sempre, nella giornata di ieri ha voluto ricordare i martiri delle foibe e gli esuli di Itria, Fiume e Dalmazia portando nel cuore il ricordo di chi volle rimanere italiano, a costo di lasciarsi alle spalle le proprie case ed i propri ricordi.
Siamo molto dispiaciuti che dal punto di vista istituzionale il sindaco della città capoluogo della regione Calabria - sempre attento a commentare i temi di politica nazionale come ad aggiornare i cittadini sull’abbattimento di muretti o il riempimento di buche - non sia riuscito a trovare il tempo per una dichiarazione in memoria di quegli italiani. Siamo dispiaciuti del fatto che chi rappresenta la città abbia preferito il silenzio rispetto ad una pagina vergognosa della storia della nostra nazione. Un silenzio che, da parte della massima istituzione cittadina, è assordante e ci fa capire quanto lavoro occorra fare per costruire i percorsi di una memoria condivisa ed abbattere il muro del silenzio a cui ha fatto riferimento il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella"
Pierpaolo Pisano
Portavoce Cittadino FDI Catanzaro
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