L'attenzione degli investigatori, coordinati dalla Procura ordinaria di Vibo Valentia, si sarebbe focalizzata su una ristrettissima rosa di persone che hanno avuto rapporti con Francesco Palmieri, 27 anni assassinato nella tarda serata di ieri a Paravati, nel vibonese, da qualcuno che gli ha sparato alla testa senza lasciargli scampo (LEGGI QUI).
Il cadavere è stato trovato riverso sul terreno nei pressi della Villa della Gioia, la costruzione dedicata alla mistica Natuzza Evolo. Paravati di Mileto è stato dunque il teatro di un efferato delitto sul quale stanno attivamente indagando i carabinieri della Stazione di Mileto e della Compagnia di Vibo.
Non è chiaro il movente del delitto che, tuttavia, non sarebbe legata a logiche attinenti la criminalità organizzata. Quindi ci sarebbero questioni di tipo personale alla base dell'uccisione di Palmieri. Dall'Arma dei carabinieri bocche cucite ma l'impressione è che ben presto possano esserci sviluppi importanti sulla risoluzione del caso, tant'è che già ieri sera, nell'immediatezza dell'omicidio, gli inquirenti si sono diretti verso alcuni soggetti la cui posizione sarebbe attualmente al vaglio.
E intanto la comunità di Paravati e di Mileto non sa darsi spiegazioni sul perché di un gesto così violento anche per le modalità con le quali è stato commesso. Una esecuzione vera e propria, con un colpo alla testa. E a farsi portavoce dello sgomento della popolazione è stato il sindaco di Mileto Salvatore Fortunato Giordano secondo il quale "quanto accaduto è il frutto di disvalori che però non appartengono alla nostra Comunità, e men che meno a quella più specifica di Paravati, invece operosa e rispettosa, ora impegnata in un'opera di solidarietà sociale, attraverso il volontariato spontaneo e disinteressato, nei confronti dei più deboli e disagiati. L'omicidio getta una luce funesta in noi, che deve maggiormente farci riflettere ed impegnare sulla necessità, a partire da subito, di tenere tutti comportamenti costruttivi, che servano a infondere, soprattutto nei giovani, sentimenti positivi e di rispetto dei valori fondamentali della vita".
Tanti i messaggi lasciati dagli amici sul profilo facebook di Palmieri. In uno, scritto sotto la sua foto postata dalla vittima il 14 marzo scorso, un amico ha scritto: "Riposa in pace Francesco, che la tua anima possa trovare pace tra le braccia di Gesù".
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