Giovani e lavoro in Calabria, Marino: "Lavorare in sinergia per sfruttare al meglio le risorse in arrivo"

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

“Siamo convinti che attraverso una sinergia tra i professionisti, la politica e il territorio si possa incidere sfruttando al meglio quelle che sono le risorse che stanno arrivando in Calabria”.

Ad affermarlo è Pietro Marino presidente di Confprofessioni Calabria e promotore del convegno dal titolo “Il difficile binomio: giovani e lavoro in Calabria”, svolto questa mattina a Catanzaro nella sede della Banca Centro Calabria a Germaneto, a cui hanno preso parte diversi relatori, tra cui Giovanni Calabrese, assessore regionale alle Politiche per il Lavoro e la formazione professionale, Pietro Falbo, presidente della Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo, Rosetta Raso, Cda Fondo professioni. 

A moderare i lavori Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria.

Tra gli intervenuti, Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Cgil Calabria; Fortunato Lo Papa, segretario generale Fisascat Cisl Calabria; Caterina Fulciniti, segretario generale Uiltucs Calabria; Andrea Zoppo, Centro studi Confprofessioni; Massimiliano Tavella, componente Commissione lavoro e previdenza del Cndcec e delegato al lavoro per Confprofessioni Calabria; Luciana Toto, componente commissione lavoro Cndcec.

“Confprofessioni – dice Marino - racchiude 24 sigle professionali: i sindacati che rappresentano tutti i professionisti che vanno dagli architetti ai commercialisti, medici e quant’altro”. 

Poi spiega: “Abbiamo pensato di porre in essere questa tematica mettendo insieme la politica con le professioni e i sindacati. Pensiamo al Pnrr e al decreto lavoro entrato in vigore da qualche mese. Abbiamo il compito di collaborare con la politica e pungolarla affichè possa raggiungere questi risultati apprezzabili e l’introduzione dei giovani nel mondo del lavoro”.

Secondo l’organizzatore del convegno “il decreto lavoro ha portato tante novità, alcune molto buone, c’è una maggiore attenzione verso i giovani perché il nostro futuro sono i giovani e questo decreto punta su di loro ma qualche modifica penso vada fatta. Questo convegno serve per raccogliere le idee per stimolare politica ad intervenire con i giusti miglioramenti alle norme poste in essere dal governo centrale”

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