Giovanni Sgrò al Next Generation Fest 2025: "Da Bernard Dika una visione per i giovani e il Paese"
03 giugno 2025 10:29
C’era anche Giovanni Sgrò, fondatore del progetto culturale calabrese "Naturium", al Next Generation Fest 2025, il più grande evento italiano dedicato alle nuove generazioni, andato in scena il 2 giugno al Teatro del Maggio Fiorentino di Firenze. Un’edizione da record, con oltre 20mila partecipanti e decine di ospiti provenienti dal mondo dello spettacolo, della cultura e dell’innovazione.
Sgrò ha partecipato con entusiasmo, vivendo quella che ha definito una “giornata intensa e ricca, piena di spunti, sorrisi, riflessioni e incontri stimolanti”. Tra questi, quello con il divulgatore digitale Marco Montemagno, con cui ha condiviso una chiacchierata informale sull’importanza di visione e autenticità nei progetti che parlano alle nuove generazioni. “È stato bello confrontarsi con chi fa dell’innovazione una missione quotidiana”, ha commentato.
Ma uno dei momenti più significativi è stato sicuramente l’abbraccio con Bernard Dika, consigliere del Presidente della Regione Toscana per le politiche giovanili e ideatore del festival. Un gesto che suggella un’amicizia solida, costruita negli anni su valori comuni e stima reciproca. “Con Bernard – ha dichiarato Sgrò – condividiamo da sempre una visione: quella di un’Italia che investe seriamente nei giovani, che ascolta i loro sogni e costruisce le condizioni perché possano realizzarli. Il Next Generation Fest è esattamente questo: un contenitore di energia civile, di creatività, di entusiasmo che guarda avanti, senza retorica, con concretezza.”
Il fondatore di Naturium ha voluto anche esprimere pubblicamente il proprio sostegno, personale e in nome dell’intero progetto, a Dika: “Sono fiero di poter testimoniare quanto Bernard stia facendo per il Paese. La sua determinazione e la sua capacità di coinvolgere sono rare e preziose. Firenze oggi ci ha mostrato quanto bisogno abbiamo di persone così.” Il Next Generation Fest 2025 ha rappresentato non solo una vetrina di idee e talenti, ma anche uno spazio autentico di confronto tra generazioni, istituzioni e società civile. Giovanni Sgrò ha concluso con un auspicio: "È possibile far dialogare mondi diversi – cultura, impresa, attivismo – attorno a un obiettivo comune: costruire il futuro, insieme".