"Giorno 10 scenderemo in piazza sotto la cittadella regionale come sindacato Usb a fianco dei lavoratori della sanità, lavoratori del precariato storico e del personale entrato in servizio durante l'emergenza Covid. Come sindacato tuteleremo i loro interessi , riteniamo infatti inaccettabile che un solo lavoratore, che ha prestato servizio durante la pandemia, possa essere in scadenza, la stabilità dei lavoratori si trasforma automaticamente in stabilità per i pazienti". Lo dice l'Usb Calabria.
"La retorica degli eroi che i media ci hanno propinato durante il lockdown risulta essere ipocrita davanti a contratti precari e addirittura al pericolo della perdita del posto di lavoro e sembra ormai un ricordo lontano. Così come fatto finora, per il personale stabilizzato durante l'ultimo anno, continueremo la mobilitazione fino a quando un solo lavoratore si trovi in una situazione di precarietà. Giorno 10 abbiamo chiesto anche un incontro al commissario Longo al fine di evidenziare le nostre richieste e le criticità che i lavoratori vivono nel settore sanitario. Invitiamo la cittadinanza a sostenere la mobilitazione perché i diritti degli operatori sanitari sono i diritti di tutti e la loro condizione lavorativa è un interesse collettivo", conclude l'Usb.
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