di MASSIMO PINNA
Anziana, disabile, riconosciuta da anni portatrice di handicap, per gli addetti ai lavori, art. 3, comma 3, della legge 104/92. Quindi, bisognosa di ausili pubblici, di cui ha pienamente diritto.
La signora, Angela Trifari, 91 anni, si rivolge, con l'aiuto del figlio, alla sede locale dell'Asp di Catanzaro, il polo sanitario territoriale di Girifalco, sportello ausili. La domanda viene presentata, con tutto il corredo di documenti necessari al rilascio degli ausili, il 21 febbraio 2024. Ma ad oggi, 20 maggio, a distanza di tre mesi, nulla.
Nessun ausilio alla signora, nessuna risposta, nessuna informazione al riguardo. Niente di niente.
"Non è possibile - afferma il figlio, Felice Ziparo - che nel 2024, per una semplice carrozzina o un ausilio portante per fare muovere mia mamma anche solamente a casa sua, dopo tre mesi ancora nessuna risposta, nessuna informazione al riguardo, nessuna carrozzina o altro. Vergognoso, semplicemente vergognoso".
Una denuncia amara, che certifica, ancora una volta, lo stato comatoso della sanità territoriale pubblica.
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