Girifalco, i Democratici dopo la lettera dell’ex sindaco: “Da tempo senza maggioranza, si doveva dimettere. Abbiamo limitato i danni ai cittadini”

di Teresa Signorello, Mario Deonofrio e Mimmo Defilippo*

"Questa crisi amministrativa, insieme alle prescrizioni della quarantena, sta svolgendo un ruolo pedagogico non indifferente: tutti, finalmente, possiamo parlare; tutti ci scopriamo fini analisti; tutti ci rifiutiamo a comprendere che il concetto di democrazia è diverso di quello di libertà. La democrazia ,che è alla base del nostro governo, si regge su maggioranza ed opposizione decise da libere elezioni; la dialettica ed il rispetto dei ruoli sono alla base del prosieguo politico-amministrativo".

"Quindi, cari concittadini, soprattutto per quelli vissuti all’ombra di qualche associazione a protezione del lupo silano, quando viene a mancare il presupposto della democrazia, vale a dire la maggioranza, bisogna prenderne atto; “sforzarsi” ad innescare procedimenti per valutare le soluzione e le sorti di una maggioranza che di fatto non esiste. Per non incorrere in errore, che i politicanti della domenica potrebbero strumentalizzare, come già avvenuto per il significato del coniglio di Alice nel paese delle meraviglie, che per noi è sinonimo di fretta e non di paura, abbiamo ripercorso gli ultimi mesi di questo governo simil salviniano...eterno riposo compreso. Circa un mese fa il borgomastro ha convocato i consiglieri per determinarsi sulla modalità di gestione dei fondi provenienti dallo Stato centrale".

"Come sappiamo la proposta del sindaco, convinto di essere il nuovo Re Sole, è stata bocciata, anche dai suoi consiglieri, che nemmeno erano stati consultati. Quando la politica veniva interpretata con la “P” maiuscola, il verificarsi di una situazione del genere, avrebbe comportato le dimissioni del sindaco o l’apertura di una serie di incontri per verificare se esistessero ancora le condizione di proseguire la legislatura. Abbiamo cercato protocolli,PEC, sms, nessun tentativo, da parte del capitano, di convocare i consiglieri per discutere, in tempo di coronavirus, come gestire questa fase della democrazia, ormai fortemente compromessa. L’arroganza è stata una caratteristica di questo “mecenate”dell’asfalto fine a se stesso. Nemmeno l’ombra di richieste di incontri o di condivisione di scelte, questa non è democrazia è monarchia, oltretutto i suoi ultimi proseliti sono stati ingoiati dal lupo cattivo, L’INDIFFERENZA".

"Tra le tante proposte , di questi novelli ed obnubilati legislatori della domenica, colpisce la richiesta di risarcimento danni, con il dubbio, che sicuramente Pericle o Solone riusciranno a dirimere, se tutti i consiglieri o parte di essi dovranno pagare.siamo all’assurdo".

"Un comune cittadino, che ha vissuto e seguito le vicende di questo quinquennio, si chiederà: ma questo “talento” perché non ha chiesto al sindaco il risarcimento dei danni per aver svenduto il PARCO EOLICO?, aver tentato(la partita ancora non è chiusa) di realizzare due centrali biomasse?, pensate che connubio coronavirus e polveri sottili; aver abbandonato il palatenda?, aver trasformato Borg@rt in una discarica?, palazzo Staglianò in una piscina coperta?,l’orto botanico in un orto a KM zero( didattica e ricerca abbandonate)?, non aver minimamente inteso disegnare il futuro di Girifalco alla luce dei limiti che questa pandemia imporrà?"

"Cittadini, un borgomastro che non è riuscito a disegnare la nostra collettività in tempo di normale convivenza, pensate che potrebbe essere il Mosè in tempo di emergenza? Siamo convinti che il nostro agire sia stato dettato soprattutto dalla nostra responsabilità e di aver ulteriormente limitati i danni, sottraendo il potere, non più democratico, ad un capitano di ventura oramai accecato dalla ricerca di accordi e LEGA...MI per la sua campagna elettorale”.

                                                                                                                                                                                      *Ex consiglieri comunali di Girifalco

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