Girifalco, I Democratici: "Inutile che la spin-doctor dell'ex sindaco si affanni. Il loro è un totale fallimento politico ed amministrativo"

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Il municipio di Girifalco
  30 aprile 2020 21:04

"Girifalco: la politica o meglio la polemica politica ai tempi del coronavirus". Cosi, il gruppo Democratici di Girifalco, in una nota dei consiglieri dimissionari, Teresa Signorello, Mario Deonofrio, Mimmo Defilippo, dopo la fine della consiliatura dell'ex sindaco Pietrantonio Cristofaro. 

"Cari cittadini, non esiste una maggioranza - argomentano - non esiste un programma, non è esistita una volontà di condivisione , esiste solo il tentativo, gestito dal suo spin doctor, che ricordiamo è stata profumatamente pagata da noi cittadini, di far passare per vittima un commissario, senza maggioranza, sfiduciato da sette consiglieri, stanchi e preoccupati per l’andazzo e l’inadeguatezza di questi cinque residui elettorali, che oramai di fatto sono diventati minoranza . Sono loro i veri irresponsabili ai tempi del coronavirus". "Caro spin doctor - sottolineano - la giaculatoria che hai fatto recitare al tuo datore di lavoro, cercando di spostare il vero problema, vale a dire ammettere il fallimento di un disegno politico, è un tentativo maldestro e triste che rispecchia il comune denominatore della vostra vita politica- amministrativa: la falsità, soprattutto nei rapporti umani".

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"Nella nostra comunità - aggiungono - in questo tempo di pandemia, esprimere idee, proporre iniziative secondo alcuni illuminati era “polemica politica” che poteva indebolire l’azione del nostro capitano. Le proposte, quali il carrello solidale, incentivi per le partite IVA, autotassazione, nonché predisporre un capitolo dedicato del bilancio su cui versare le indennità di carica, sono stati marchiati come iniziative “anarchico insurrezionaliste”, tendenti a destabilizzare una maggioranza".

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Ed ancora, "analizzando l’azione del nostro capitano ai tempi di questa pandemia, scevri da facile strumentalizzazione, si può ritenere che si è limitato, a ripetere le direttive nazionali senza andare oltre; forse gestendo in modo approssimativo alcuni passaggi quali: la sanificazione( da alcuni esperti ritenuta non necessaria, quando non ci sono casi) che non ha coperto tutto il territorio ; la distribuzione delle mascherine (ringraziando sempre la PROCIV e la PROLOCO) avvenuta "a la demande", ma soprattutto le modalità con cui voleva gestire le 50.000 euro mandate al Comune dal Governo Centrale. E’ necessaria una sintesi del comportamento di questo capitano di ventura al tempo del coronavirus. Infatti, sensibile alla delicata situazione sociale, in modo monocratico al cospetto dei consiglieri comunali, senza tentare la minima discussione o contributo, convinto della sua assurda idea, unica in Italia, e soprattutto convinto di avere una maggioranza, senza aver consultato minimamente gli stessi suoi alleati, mette ai voti la sua proposta: i soldi devono essere gestiti dalla Caritas, senza se e senza ma.Il nostro capitano, guida insostituibile , tenta di demandare di fatto, in modo alquanto maldestro, la gestione di un atto pubblico ad una associazione, sicuramente degna, ma privata,quindi non ufficialmente, ripetiamo non ufficialmente, in connessione con il Comune".

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Ma c'è di più. "La proposta viene bocciata alla grande, il nostro capitano, si rende conto di non avere più una maggioranza, ma non si rende conto che nel periodo di coronavirus la polemica politica non serve, serve condivisione ed ascolto di tutti, compresa la risposta ad un consigliere di minoranza che pubblicamente aveva dato la propria disponibilità, il nostro borgomastro, tramite il suo spin doctor, ha dato la risposta privatamente, guardandosi bene di un pur minimo cenno pubblico di ringraziamento, cosa che è avvenuta nei confronti del responsabile provinciale della Lega, suoi alleati alla prossima campagna elettorale."

"Quindi cari Illuminati - evidenziano -, la politica, o meglio le alleanze, si caldeggiano anche al tempo del coronavirus. A testimonianza di questa ricerca di adepti è la costituzione del C.O.C dove , come i migliori prestigiatori, senza tener conto di PROCIV, Legambiente, Proloco, nomina un’ Associazione, dicono vicino ad un certo assessore Cosco, che poi come il coniglio di” Alice nel paese delle meraviglie “scappa subito dimettendosi. Misteri che non sapremo mai. Fine marzo, in piena condivisione di coronavirus, la giunta, che ormai rappresenta tutta la sua sgangherata maggioranza approva il bilancio, che minimamente tiene conto di dare una nuova impostazione per una nuova socializzazione, come impone questa pandemia. Il capitano ed i suoi luogotenenti oramai sono convinti che la” res publica” sia asfalto ed incarichi, la sua programmazione non ha mai avuto una visione…infatti non ha mai avuto un disegno futuro per la nostra comunità, soprattutto come dovrebbe essere nel dopo coronavirus".

Inoltre, "Il comportamento da commissario, eletto solo da una parte della popolazione, non ha mai tenuto conto dei suggerimenti, compresi quelli dei suoi stessi consiglieri e che ha gestito il destino dei girifalcesi, finalizzando tutte le sue scelte alla sua prossima candidatura. La candidatura annunciata da due anni e l’inerzia politica-amministrativa, dovuta ad una maggioranza che da anni si mantiene sul filo del rasoio, riuscendo sempre a trovare pezze e baratti( ricordiamo la notte dell’innominato 'appello sul su voto dell’eolico, non voto, mi astengo, voto, un voto che è costato 5 milioni di euro al Comune con l’ intervento, a detta dello stesso appello, di alte personalità istituzionali) non poteva restare inascoltato, quindi la nostra è stata una scelta responsabile, per riportare nei giusti binari una condotta a dir poco spregiudicata".

E spiegano, come "cari cittadini, aver destituito il commissario abusivo( senza maggioranza) non significa aver messo a rischio la nostra comunità, anzi ,la nomina del Vice Prefetto, che già stamattina ha dato segno della sua alta professionalità, massima espressione della PROCIV, nonché conoscitore del nostro territorio, significa avere maggiore garanzia per la stessa democrazia e per la tenuta del nostro tessuto sociale, oramai compromessa dall’arroganza e dalle scelte di questo capitano simil Salvini, il cui scopo da due anni a questa parte era trovare nuovi adepti, con promesse elettorali, per una sua rielezione con una compagine, che certamente non vede più l’appoggio dei i suoi consiglieri, ormai proiettati su scelte più democratiche".

 

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